Danno & beffa

Borghetto: viene multato, vince il ricorso ma deve pagare lo stesso per “colpa” della burocrazia

Protagonista della vicenda è il 55enne di Borghetto Silvano Riella, multato per essere passato col rosso

Borghetto Semaforo Piazza Libertà

Borghetto Santo Spirito. Lo multano per essere passato col “rosso”, lui fa ricorso, lo vince ma per una questione burocratica (che secondo lui e il suo avvocato non esiste) è costretto a pagare sei volte la cifra per cui era stato multato.

Protagonista della vicenda è il 55enne di Borghetto Silvano Riella, che nel 2009 si era visto elevare dalla polizia municipale borghettina una multa di poco inferiore ai 170 euro. Gli agenti gli avevano contestato di aver ignorato il “rosso” del semaforo che si trova lungo la via Aurelia all’altezza di piazza Libertà.

Convinto di aver rispettato il codice della strada, Silvano Riella si è rivolto ad un avvocato e ha contestato la multa davanti al giudice di pace di Albenga sostenendo di non aver fatto in tempo a fermarsi in quanto l’intervallo tra il “giallo” e il “rosso” era di durata inferiore al minimo di legge e comunque insufficiente per poter fermare il veicolo in tutta sicurezza.

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Dopo aver analizzato la pratica, il giudice ha dato ragione a Riella e ha annullato la multa. Nel frattempo, la polizia municipale ha chiesto a Riella di inviare al comando entro 60 giorni i dati relativi al conducente del mezzo resosi colpevole dell’infrazione.

Di prassi, le multe per violazione del codice della strada vengono inviate all’intestatario dell’auto, che a sua volta (qualora necessario) ha la possibilità di chiarire la propria posizione in seguito. In questo caso proprietario e conducente coincidevano, dato che a prendere la multa è stato Riella mentre era alla guida della propria macchina.

L’avvocato non ha ritenuto di dover ottemperare alla richiesta in quanto doveva ancora esaurirsi l’iter relativo al ricorso e comunque per trascorsi termini di legge (così come stabilito dalla sentenza 27 del 2005 della Corte Costituzionale) e perciò ha inviato al comando dei vigili una comunicazione con la quale si faceva presente di non dover ottemperare alla richiesta proprio in virtù di questi contenuti giurisprudenziali.

Borghetto Auto Vigili Municipale

Nonostante la letteratura giuridica e la comunicazione inviata, la polizia municipale di Borghetto non ha riscontrato di aver ricevuto tali comunicazioni e quindi ha proceduto d’ufficio elevando a Silvano Riella una multa di 980 euro (che il 55enne sta pagando a rate mensili) ed effettuando il fermo amministrativo dell’auto dell’uomo.

Riella, così, si è trovato costretto a pagare una cifra ben superiore a quella per cui era stato multato per una mera “gabola” burocratica: “Il giudice di pace mi ha dato ragione e ha annullato la multa – spiega amaramente l’uomo – Io e il mio avvocato abbiamo seguito le disposizioni di legge per quello che riguarda la comunicazione dei miei dati e nonostante questo mi trovo costretto a pagare una multa da quasi mille euro. E’ una situazione paradossale”.

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