Borghetto Santo Spirito. Un’ordinanza tanto attesa che però ora rischia di trasformarsi seriamente in una beffa per quanti l’hanno sostenuta e hanno cercato di compensarne l’assenza in modo creativo.
Così come molti altri suoi colleghi, nelle scorse ore anche il sindaco di Borghetto Gianni Gandolfo ha pubblicato l’ordinanza “anti-botti” che vieta l’uso e l’abuso dei petardi e dei fuochi pirotecnici sul territorio del Comune.
“Al primo gennaio 2015 – si legge nel documento – i feriti causati dai danni dei petardi, botti e artifici pirotecnici usati per festeggiare il Capodanno 2014 sono stati ben 350, senza contare i numerosi feriti registrati anche a distanza di ore dal cuore dei festeggiamenti”.
I dati parlano chiaro: “Esiste un pericolo oggettivo anche nel caso di petardi in libera vendita poiché in grado di provocare danni fisici anche di rilevante entità, sia per chi li maneggia, sia per chi solamente assiste o passa nel luogo dello scoppio, nonché il rischio di innestare incendi, nel caso di lancio delle lanterne, in quanto liberi fuochi vivi nell’aria con impossibilità di monitorarli ed individuarne la caduta”.

Il problema non è nuovo: “La fascia d’età di questi feriti per lo scoppio di petardi è tra i 16 ed i 46 anni. Sono sempre più numerose le famiglie che lamentano l’uso sconsiderato di tali mortaretti, petardi e botti da parte di persone che spesso non rispettano le minime precauzioni di utilizzo, gli orari e la tutela del benessere animale”.
Insomma, l’ordinanza nasce dall’esigenza di ridurre al minimo i rischi per l’incolumità delle persone e i danni per l’ambiente, specialmente per gli animali.
L’amministrazione di Borghetto intende “appellarsi al senso di responsabilità individuale, buon senso e sensibilità collettiva per prevenire ogni rischio collegato all’ordine, alla incolumità ed alla sicurezza pubblica” e perciò il sindaco ha deciso di pubblicare un’ordinanza con cui si vieta “di utilizzare prodotti pirotecnici e quant’altro del genere, comprese le cosiddette ‘lanterne’ (anche di libera vendita) negli spazi pubblici, quali i parchi, le piazze, le strade ed ogni altro luogo pubblico di Borghetto per il periodo fra la mezzanotte del 30 dicembre alle 24 del 6 gennaio di ogni anno”.
Chi non rispetterà l’ordinanza rischia di incappare in una multa che va da 25 a 500 euro.
Tra gli artifici che rientrano nell’ordinanza, come detto, ci sono anche le lanterne cinesi. Le stesse che ormai settimane fa l’associazione “Vivi Borghetto” aveva deciso di proporre quale alternativa “silenziosa” ed ecologica ai ben più rumorosi petardi. Le lanterne sono in vendita da diverse settimane in moltissime attività commerciali che hanno deciso di accogliere e sostenere la proposta del gruppo.
La proposta lanciata dall’associazione aveva attirato l’attenzione ed il plauso di moltissime associazioni animaliste ed aveva avuto eco anche a livello nazionale, con tantissimi comuni pronti a imitare l’idea. Il fatto che ora un’ordinanza del primo cittadino le metta al bando equiparandole ai “famigerati” botti, quindi, non è stata ben accolta: “Siamo stupiti e perplessi – spiegano i rappresentanti di Vivi Borghetto – Sinceramente non capiamo per quale motivo il sindaco abbia deciso di vietare anche le lanterne, che offrono tutta una serie di innegabili vantaggi rispetto ai petardi. A questo punto ci viene quasi il sospetto che il Comune abbia pubblicato questa ordinanza per andare contro di noi”.
Resta ora da capire se l’associazione deciderà di proseguire ugualmente con la vendita (e domani con l’accensione) delle lanterne oppure di interrompere la propria attività nell’ottica di rispettare (ma non di condividere) l’ordinanza del sindaco.
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