Quiliano. “Come già detto per il bilancio previsionale anche in questa circostanza abbiamo molte perplessità sulla gestione dei fondi a disposizione di questo ente. Troviamo assurdo che in un Comune come Quiliano, che conta più di settemila abitanti ed ha un bilancio di circa 9 milioni di euro ci si limiti semplicemente a gestire senza prendere decisioni strategiche”. Lo afferma in una nota Americo Di Giovanni (Progetto Comune).
“Se pensiamo che nel 2015 per gli investimenti sul territorio, cioè per le opere pubbliche , si sono stanziati solamente 28 mila euro…Ci sembra veramente poco – continua Di Giovanni – Tutte le opere sono ferme”.
Il programma triennale 2015-2017 e l’elenco annuale delle opere pubbliche nello schema adottato con deliberazione della Giunta Comunale n. 4 del 23 gennaio 2015 è stato successivamente aggiornato con delibera di giunta n.96 del 30/07/2015. “Prendiamo atto della modifica del piano e dell’ulteriore riduzione sia delle opere che degli importi previsti come il dimezzamento per la strada Pellegrini – sottolinea Di Giovanni – Una delle poche opere preventivate per quest’anno era il terzo lotto dei marciapiedi nella frazione di Cadibona, l’intervento è stato spostato all’anno 2016 benché sia un’opera attesa già da diversi anni. Non vediamo passi avanti sul cimitero di Montagna. Tutto fermo sulla realizzazione delle opere pubbliche finanziate negli anni precedenti e non realizzate. In merito al Piano delle opere pubbliche, riteniamo sia indispensabile che l’Amministrazione chiarisca quali scelte, soprattutto per quelle opere già facenti parte di precedenti programmazioni , di cui alcune erano già finanziate”, incalza Di Giovanni.
“Non abbiamo risposte e indirizzi al tema della pubblica illuminazione, la spesa continua ad aumentare , con un servizio discutibile in termini di qualità . Ancora non sappiamo verso quale sistema ci si vuole orientare – precisa – Noi pensiamo che il nostro comune abbia bisogno di qualcosa in più. Di più scelte , scelte che rimettano in moto questo Comune. Bisognerebbe prendere delle decisioni in modo di cercare di uscire da questo stallo degli ultimi anni. Non si può pensare che un ente possa vivere solo sulle entrate tributarie. Bisogna lavorare …creare progetti…cercare fondi…in modo da investire sul territorio, altrimenti questo comune è destinato a scendere sempre più in basso”, conclude.