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Tirreno Power, il tribunale di Roma ha omologato la ristrutturazione del debito

Il piano di ristrutturazione era stato depositato a luglio presso il tribunale di Roma per la richiesta di omologa ai sensi dell’art. 182 bis L.F.

Vado, il corteo dei lavoratori di Tirreno Power

Vado Ligure. Il tribunale di Roma ha omologato il piano di ristrutturazione del debito che era stato prestato a luglio da Tirreno Power d’intesa con le banche.

Gli istituti di credito garantiranno la continuità aziendale del gruppo Tirreno Power, compresa la centrale a carbone di Vado Ligure che rimane ancora sotto sequestro giudiziario.

Per il gruppo di Tirreno Power c’era il rischio concreto di insolvenza per assenza di liquidità, con una situazione debitoria molto esposta, 894 mln di euro. Ora gli istituti di credito daranno garanzie ancora per tre anni, fino al 2018.

Gli istituti di credito coinvolti nell’operazione finanziaria sono Banco Bilbao, BNP Paribas Italian Branch, Cassa Depositi e Prestiti, Credit Agricole Corporate and Investment Bank, ING Bank N.V. Milan Branch, Intesa Sanpaolo, Mediobanca, Banca Monte dei Paschi di Siena, Portigon AG, Milan Branch e Unicredit.

Tirreno Power, in questa vicenda, è stata assistita da Orrick per la parte legale e Leonardo & Co. come advisor finanziario. “Con questo accordo Tirreno Power compie un importante passo per la stabilità finanziaria di lungo periodo della società”. Il piano di ristrutturazione era stato depositato a luglio presso il tribunale di Roma per la richiesta di omologa ai sensi dell’art. 182 bis L.F.

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