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Terzo Ato nel savonese, i Comuni siglano l’atto di nascita di “Ponente Acque”

E la nuova società consortile che riunirà Servizi Ambientali e Sca e che avrà l'incarico di gestire il ciclo idrico del terzo Ato savonese

Borghetto Santo Spirito. E’ stata oggetto di discussione in gran parte dei consigli comunali dei paesi soci di Servizi Ambientali l’approvazione delle bozze di atto costitutivo, statuto e accordo di programma di “Ponente Acqua”, la nuova società consortile che riunirà Servizi Ambientali e Sca e che avrà l’incarico di gestire il ciclo idrico del terzo Ato savonese, che copre il territorio compreso tra Laigueglia e Borgio Verezzi.

Oggi la pratica è stata analizzata, tra gli altri, dai consigli di Loano e Borghetto, che sono i due soci di maggioranza di Servizi Ambientali. Ora i due Comuni diventeranno, secondariamente, soci di un più ampio consorzio che si occuperò di gestire l’intero ciclo, così come stabilito (salvo sorprese) da Provincia e Regione: “La gestione del ciclo idrico integrato verrà affidata entro la fine di quest’anno – spiega il sindaco di Borghetto Gianni Gandolfo – Come sindaci di questo comprensorio stiamo lavorando da due anni per cercare di ottenere dapprima il riconoscimento di sub-ambito e dopo addirittura di ambito. Ora ci siamo riusciti. Forse non ci siamo arrivati coi tempi giusti, però sia la Provincia che la Regione hanno approvato questo Ato che va da Borgio a Laigueglia e che comprende 27 Comuni che già hanno affidato la gestione dell’acqua a Sca o Servizi Ambientali. Il ciclo della depurazione, quindi, resterà gestito da una società pubblica”.

La garanzia di una società pubblica ad occuparsi del bene primario dell’acqua dovrebbe evitare “sorprese” sulle tariffe, ipotesi paventata da più parti qualora a gestire il ciclo fosse stato un privato: “La tariffa viene stabilita in base ad un piano economico e finanziario stilato nell’ottica di mantenere efficiente la rete ed effettuare i lavori necessari. Parte di questi fondi arrivano dal Governo (come ad esempio i 4 milioni che servono a realizzare l’impianto primario di Albenga), mentre gli altri andranno ad incidere sulla tariffa. D’altronde tutti gli Ato hanno le loro problematiche: il depuratore di Savona, ad esempio, ha bisogno di essere ristrutturato”.

L’atto di nascita di “Ponente Acque” che arriva dai consigli comunali rappresenta il primo passo di un’operazione più ampia che in futuro porterà i reflui della piana di Albenga a confluire interamente presso il depuratore consortile di Borghetto: “Ora come ora il primo stralcio dell’intervento è l’allaccio a Ceriale: Albenga dovrà costruire un impianto primario che effettuerà un primo filtraggio dei liquami. Ciò farà in modo che questi arrivino sulle vasche di Borghetto senza necessità di lavori: i reflui, infatti, transiteranno attraverso le tubature che avrebbero dovuto riportare le acque depurate dell’impianto fino a Ceriale. La depurazione che effettueremo, quindi, sarà solo quella batteriologica”.

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