Il Comune di Savona ha richiesto alla Port Authority di Savona di realizzare uno studio di fattibilità per un sottopasso pedonale in area Torretta. Mi rallegro che questa richiesta sia stata fatta, un’opera indispensabile secondo il Comitato che rappresento, opera che togliendo i frequentissimi attraversamenti pedonali toglierebbe buona parte del “tappo” della Torretta. Così lo chiamammo nove anni fa, e così lo è ancora oggi, sicuramente peggiorato dall’incremento del flusso pedonale dovuto a Costa Crociere che oggi sono presenti a Savona per ben 176 giorni annui.
Nove anni fa consigliammo di invertire i sensi di marcia di via Paleocapa e di via Berlingeri, consentendo di abbassare l’intrigo viabile di piazza Leon Pancaldo da 52 punti di conflitto a soli 9 punti di conflitto, un’operazione che avrebbe dato un grande sollievo a questo incrocio critico. Il comune finora non ha ritenuto questa operazione prioritaria, ma suggerirei almeno di assegnare i “dare precedenza” come in una rotatoria normale, un’operazione minima ma efficace. E’ difficilissimo, per chi è in rotatoria e vuole andare in via S.Lucia, attraversare il flusso proveniente da Albissola e questo provoca in cascata il blocco della rotatoria ed anche il blocco del flusso che scende da via Berlingeri, con conseguenti code fino a piazza Diaz.
Torno alla posizione del sottopasso, che noi abbiamo posizionato sul percorso più naturale e più breve che percorre chi vuole andare dal ponte pedonale sul porto verso la città, ovvero via Paleocapa: questo sicuramente dovrebbe essere il criterio di scelta base. La nostra locazione prende anche atto che la rampa di accesso lato mare, lato banchina portuale, praticamente è già esistente, basta adattarla leggermente, ed inoltre tra via Paleocapa e via Gramsci occupa uno spazio minimo, sfrutta già una pendenza esistente per la rampa, ed usa un’area non utile se non a scopo parcheggio moto.
Posizionando il sottopasso di fronte alla Camera di Commercio si crea un percorso più lungo di circa 100 metri, meno appetibile, ma inoltre ci sono altri risvolti negativi quali la maggior altezza dell’Aurelia sul livello del mare che impone che il sottopasso sia almeno un metro sotto il livello del mare. Un’altro fattore “contro” è il consumo di banchina portuale: bisogna realizzare una rampa che scenda di circa 3 metri con una occupazione di superficie elevata in una banchina stretta ed a scapito dei pochi posti auto attuali.
Come sempre a Vostra disposizione,
Porgo cordiali saluti
Comitato Casello Albamare
il Presidente
Paolo Forzano