Savona. “Quando un magistrato prende uno svarione nessuno gli fa un procedimento disciplinare”. E’ questa la “rivelazione” fatta ieri sera dall’ex procuratore procuratore della Repubblica di Savona Francantonio Granero alla trasmissione televisiva di Rai3 Report.
Ieri sera il programma condotto da Milena Gabanelli ha realizzato un servizio, a firma di Claudia Di Pasquale, su “La giusta causa”: “La legge è uguale per tutti, ma quando si tratta di applicarla i giudici di primo grado possono pensarla in un modo, quelli di secondo grado in un altro e la Cassazione può ribaltare i verdetti precedenti: e, soprattutto, giudicare in modo opposto fattispecie che sembrano avere grandissime analogie. A tutto questo si aggiunge l’estenuante lunghezza dei processi. A complicare le cose ci si mettono i vuoti di organico degli uffici giudiziari e le lentezze del Consiglio superiore della magistratura che lascia gli uffici direttivi vacanti per molti mesi. Per quale motivo? E quali sono i criteri per nominare i procuratori capo, i presidenti dei tribunali, i procuratori generali presso le corti d’appello? E quanto conta nel risiko delle nomine l’appartenenza dei magistrati a una delle correnti della magistratura?”
Tra gli intervistati c’era anche l’ex numero uno del palazzo di giustizia di Savona, ora in pensione. Nel servizio venivano ricordate le indagini di Granero nell’ambito dell’inchiesta sulla centrale termoelettrica Tirreno Power di Vado Ligure e come queste abbiano creato più di un mal di pancia tra alcuni personaggi coinvolti nella stessa inchiesta.
L’inchiesta, come noto, si basa su un gran numero di intercettazioni. In una di queste, ricorda Granero nel servizio, “si dice che bisognerebbe trovare il modo di fare un procedimento disciplinare, cioè di attivare in qualche modo una denuncia a mio carico presso il consiglio superiore della magistratura in modo che io sia punito disciplinarmente”.
Ad essere intercettato era l’ex Dg Massimiliano Salvi, che in un dialogo con un altro interlocutore avrebbe citato le parole di Claudio Devincenti, sottosegretario alla vicepresidenza del consiglio dei ministri. Secondo Salvi, questi qualche giorno prima gli avrebbe chiesto se nei confronti di Granero non si potesse “fare un esposto al Csm, non si può far aprire un’indagine da parte del ministro della giustizia”.
Il procedimento, poi, non è stato avviato: “Non è stato avviato – spiegato Granero a Report – perché sapevano che stavo per andare in pensione e quindi il procedimento non serviva”.