Liguria. Con 16 voti a favore, 14 contrari è stato approvato il disegno di legge “Assestamento al bilancio di previsione della Regione Liguria per gli anni finanziari 2015-2017. Come ha spiegato nella relazione di maggioranza Angelo Vaccarezza (presidente della commissione bilancio), “l’assestamento provvede all’aggiornamento del risultato di amministrazione relativo all’esercizio finanziario 2014 rideterminato all’1 gennaio 2015 a seguito delle operazioni di riaccertamento straordinario dei residui attivi e passivi e all’applicazione della quota gestita nel corso dell’esercizio”. Vaccarezza ha anche ricordato che la legge ha ottenuto il parere positivo da parte del Consiglio delle autonomie locali che da parte del collegio dei revisori della Regione Liguria Con un emendamento della giunta approvato in aula è stata autorizzata la contrazione di un mutuo per 2 milioni di euro.
Il provvedimento è una variazione di carattere tecnico che modifica alcune voci dal punto di vista prevalentemente contabile. Il Fondo Rischi Legali e passività potenziali, a seguito della nota esplicativa fornita dal Settore Avvocatura Regionale, viene adeguato per l’annualità 2015 all’importo dei possibili risarcimenti dichiarati per 3 milioni di euro nel 2015.
Si provvede inoltre all’adeguamento degli stanziamenti per le quote di cofinanziamento regionale ai programmi comunitari per un importo di 5,5 milioni di euro e la riprogrammazione di interventi già avviati negli esercizi precedenti. Con l’assestamento si provvede inoltre a modificare la legge di bilancio 2015-2017 autorizzando l’indebitamento all’importo di 16 milioni di euro. La relativa entrata da mutuo finanzia una serie di interventi in conto capitale per la manutenzione straordinaria di immobili di proprietà, il cofinanziamento di investimenti comunitari in campo agricolo (Piano di Sviluppo Rurale) e altri finanziamenti di opere infrastrutturali per il territorio regionale previsti dal piano di investimenti a favore dei piccoli comuni.
Gli interventi obbligatori a cui si fa fronte con le limitate risorse a disposizione riguardano l’accantonamento della quota annuale corrispondente al rimborso del prestito obbligazionario per 14,7 milioni di euro. Previsto uno stanziamento di 7 milioni di euro per una nuova legge a favore delle aziende territoriali per l’edilizia. Viene inoltre data copertura al cosiddetto “disavanzo tecnico” da riaccertamento per 1,9 milioni di euro. Complessivamente le variazioni riguardano pochi milioni di euro e intervengono per coprire le spese del personale delle ex province, fondi destinati al Comune di Genova per il trasporto scolastico e dei disabili e il mantenimento del biglietto integrato Amt- Trenitalia fino al 31 dicembre prossimo. Il biglietto integrato era finanziato fino a giugno. Si prevedono inoltre cofinanziamenti regionali ai programmi comunitari e l’autorizzazione ad un nuovo mutuo per finanziare gli interventi di edilizia scolastica, difesa del suolo e sanità.
Juri Michelucci (Pd) ha presentato la relazione di minoranza: “Votiamo contro perché a nostro parere c’era lo spazio per fare scelte politiche diverse: si potevano trovare fondi per la Polizia provinciale e per i centri per l’impiego. Sullo sport non ci sono risorse anzi vengono definanziati alcuni capitoli previsti dalla passata amministrazione regionale per le strutture e gli impianti sportivi. Stessi limiti li riscontriamo per il turismo”.
E proprio sulla polizia provinciale il Consiglio regionale ha respinto l’ordine del giorno (primo firmatario Raffaella Paita e sottoscritto dagli altri colleghi del gruppo Pd) con 15 voti contrari (maggioranza), 14 voti favorevoli (Pd e Movimento 5Stelle) e un astenuto (Rete a Sinistra).Il documento, ricordando l’audizione dei lavoratori dei corpi di polizia provinciale delle tre Province liguri, impegnava la giunta a “farsi carico della gestione delle funzioni, già acquisite con l’assorbimento del personale del corpo di polizia provinciale, attraverso un progetto complessivo sul territorio dal punto di vista organizzativo, logistico e funzionale; ad attivare il tavolo di monitoraggio con le Province, l’Area Metropolitana e le organizzazioni sindacali per definire un corpo regionale di polizia”. Il documento, infine, chiede di individuare nell’assestamento di bilancio le risorse per concretizzare gli impegni oggi assunti o, se questo non fosse possibile, nel bilancio di previsione 2016”.
Sergio Rossetti (Pd) in aula a difeso le ragioni della creazione di un corpo regionale evitando la ripartizione delle funzioni fra le polizie municipali e la Regioni: “Sosteniamo la necessità di creare una polizia nell’ambito delle funzioni proprie della Regione Liguria”.
Giovanni Pastorino (Rete a sinistra) ha dichiarato di astenersi: “Nel documento manca un’analisi critica della situazione disastrosa creata dal decreto Delrio: un vuoto normativo voluto che mette gli enti locali e il personale in grande difficoltà”.
Laura Lauro (Giovanni Toti Liguria) pur riconoscendo la necessità di tutelare i lavoratori del comparto, si è espressa contro l’ordine del giorno “perché votare a favore significa appoggiare la linea del governo Renzi che non condividiamo”. Ha auspicato iniziative più concrete per affrontare il problema.
Angelo Vaccarezza (capogruppo Forza Italia), che aveva presentato un emendamento, non accolto dai firmatari dell’odg, ha detto: “Purtroppo mi toccherà votare contro questo ordine del giorno, ma voterò contro per non accomunarmi alla coppia Delrio Renzi che ha distrutto le Province e umiliato le professionalità che vi erano presenti. Il ripensamento del Pd è tardivo: doveva contrastare prima questo disastro”.
Andrea Melis (Mov.5Stelle): “Condivido in toto la posizione di Vaccarezza sulle responsabilità del Pd che ha varato. E’ anche vero che a cose fatte occorre porre rimedio. Ci saranno colpevoli politici ma dobbiamo affrontare il problema si devono dare delle risposte anche se vengono dal partito che ha creato il problema”. La stessa posizione è stata ribadita dai colleghi di gruppo Marco De Ferrari e Alice Salvatore.
Alessandro Piana (Lega Nord Liguria- Salvini) ha dichiarato: “Non è approvando un ordine del giorno che si sostengono i lavoratori ma affrontando il problema nelle sedi più opportune come la conferenza Stato Regioni. Noi non chiudiamo le porte al personale della polizia provinciale. Stiamo incontrando i lavoratori della polizia provinciale e anche gli altri che sono stati messi in difficoltà dalla riforma”.
Raffaella Paita (capogruppo Pd): “Non accettando la nostra proposta la giunta si assume la responsabilità di sparpagliare il personale in tre enti disperdendo un patrimonio professionale e di competenze granissimo”.
Claudio Muzio (FI ): “Quell’ ordine del giorno è intriso di demagogia vuole solo mascherare le responsabilità del passato del Pd. Nella conferenza Stato Regioni di cui Giovanni Toti è vicepresidente troveremo le risposte che necessariamente saranno parte di un accordo nazionale che deve essere fondato sulla disponibilità di risorse finanziarie”.