Pietra L. Nel settembre del 2013, dopo anni di indagine, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Savona avevano identificato i presunti responsabili della rapina commessa il 18 agosto del 2008 alla filiale di Pietra Ligure della Carige. Ieri, al termine del processo, però i due imputati, Antonello Moi, nato ad Iglesias (Ca) nel 1966 e residente a Torino, e Luciano Marengo, nato a La Morra (Cn), nel 1957, residente a Sant’Ambrogio di Torino, sono stati assolti da ogni accusa.
Probabilmente il Collegio non ha ritenuto abbastanza solidi gli elementi probatori raccolti dall’accusa (il pm aveva chiesto una condanna ad otto anni di reclusione e 2500 euro di multa). Ad avere un peso rilevante è stata anche la mancata testimonianza del figlio (risultato irreperibile) di uno dei due imputati che in fase di indagine aveva rilasciato agli inquirenti dichiarazioni contro il padre. Nemmeno le immagini della telecamera di videosorveglianza hanno sciolto i dubbi: gli esperti del Ris non hanno potuto confermare con assoluta certezza che fosse possibile identificare i due rapinatori come Moi e Marengo.
Il giorno della rapina a Pietra Ligure due uomini italiani, indossando delle parrucche e occhiali da sole, avevano fatto irruzione nell’istituto di credito aspettando che una cliente della banca entrasse dalla porta per infilarsi dietro di lei. Una volta dentro, armati di pistola, avevano urlato: “Questa è una rapina…Le banche ci hanno rovinato, ora le roviniamo noi…”. I banditi avevano poi prelevato tutto il denaro contenuto nelle casse, circa 120 mila euro secondo gli inquirenti, e prima di fuggire avevano chiuso e legato tre dipendenti e due clienti nel bagno della banca.