Quiliano. Il Consigliere Nicola Isetta ha espresso le sue perplessità per la manovra tariffaria decisa dall’amministrazione comunale “in quanto manca il quadro complessivo fornito in genere dal bilancio”.
Secondo Isetta “questa mancanza del quadro di bilancio limita fortemente la possibilità di esprimere un giudizio più specifico, proprio per le ragioni che enunciava l’Assessore e cioè per il fatto che la TASI è una tassa particolare, collegata ad alcuni servizi, di cui ora manca la visione d’insieme e di spesa, rispetto alle possibili scelte; in queste circostanze non è possibile giudicare se la tassa sia congrua ed adeguata rispetto ai servizi”.
Ancora Isetta: “Vi è una anomalia rispetto al Comune di Quiliano approvare una tassa senza il quadro previsionale. In secondo luogo siamo di fronte ad un Governo centrale che nei giorni scorsi ha posto di nuovo all’attenzione dell’opinione pubblica e degli enti la volontà politica di riformare la fiscalità locale, introducendo dal 2016 la local tax ed eliminando l’imposta principale sulla casa. Il Consigliere Isetta ricorda le principali tappe della legislazione sulla fiscalità locale, che hanno creato caos in materia a danno dei Comuni e soprattutto dei cittadini”.
Secondo il consigliere comunale “è ora di giungere ad una situazione chiara sulla fiscalità locale e sulla tassazione sulla casa. Spera che la local tax non sarà solo una definizione nuova che si andrà a sovrapporre a vecchie imposte, ma che sarà una vera imposta unica locale che definisca con chiarezza la qualità e quantità del tributo, semplificando anche la vita dei cittadini. È inoltre preoccupato perché siamo di fronte a Governi che non hanno né la coscienza, né la conoscenza della materia che stanno trattando e dei risultati che producono, e questi Governi sono i padri della riforma legislativa sul pareggio di bilancio, che è un principio giusto, da applicare però con modalità e tempistiche adeguate, affinché non produca risultati dannosi; si augura che la riforma conduca ad una semplificazione e porti chiarezza nei rapporti fra pubblica amministrazione e cittadini, ma teme per i risultati, alla luce di quelli prodotti dagli ultimi governi che si sono succeduti. In terzo luogo, pur essendo critico nei confronti del legislatore centrale, è anche cosciente del fatto che quest’ultimo ha messo a disposizione delle autonomie locali degli strumenti che devono essere utilizzati per evitare situazioni ancora più pesanti. Ci sono decisioni strategiche che bisogna assumere, ad es. sulla pubblica illuminazione, perché ancora oggi troviamo, tra le spese finanziate dalla TASI, la pubblica illuminazione, la cui spesa è ancora in aumento; mancano iniziative concrete da parte dell’Amministrazione comunale sulle modalità di gestione; un maggior costo del servizio sarebbe anche accettabile, se collegato ad es. all’acquisto di nuove lampade a minor consumo energetico, invece c’è solo un aumento dei costi, senza proposte di modifica alla gestione del servizio”.
In ultimo è preoccupato, anche se il giudizio può essere solo parziale non avendo a disposizione un bilancio, “dall’intravista diminuzione di 30 mila euro sui servizi sociali, in quanto la situazione dei cittadini è sempre più critica, e se ai problemi organizzativi già segnalati, si aggiunge anche il taglio delle risorse, il tema rischia di divenire ingestibile. Queste considerazioni saranno integrate quando sarà disponibile il bilancio, nel frattempo le si enuncia cercando comunque di essere costruttivi, invitando l’Amministrazione comunale ad intraprendere le decisioni opportune”.
La pratica è passata con votazione resa per alzata di mano e con il seguente esito: voti favorevoli n. 8, contrari n. 4 (Isetta Nicola, Ottonello Nadia, Di Giovanni Americo e Aliprandi Matteo), su n. 12 Consiglieri presenti e n. 12 votanti, astenuti nessuno.