Nessuna responsabilità

Morte dell’ex portiere del Vado: pm chiede l’archiviazione per i medici savonesi

La perizia medico legale ha stabilito che quell'infarto non era prevedibile

Fabio Zuccheri con Matri

Savona. Dopo l’esito della perizia medico legale, nella quale è stato stabilito che quell’infarto non era prevedibile, la Procura di Udine ha chiesto l’archiviazione per tutti i medici che erano stati indagati per la morte di Fabio Zuccheri, il giovane portiere che aveva militato anche nel Vado Calcio.

Il ragazzo era stato stroncato a soli 20 anni da un malore improvviso lo scorso 5 agosto, mentre si stava allenando sul campo di Sevegliano, in provincia di Udine. Una tragedia sulla quale la Procura friulana aveva aperto un’inchiesta per omicidio colposo e nella quale erano finiti anche i nomi di due medici savonesi: Marco Caviglione, medico dello sport, responsabile del centro medico sportivo Olos di Savona, dove nell’agosto del 2014 Zuccheri era stato visitato per l’idoneità, e il dottor Lorenzo Grazioli che si era occupato dell’anamnesi del giovane altleta.

Alla luce dell’esito della perizia che ha escluso responsabilità da parte dei medici che avevano rilasciato l’idoneità agonistica al calciatore, nei giorni scorsi per entrambi è stata chiesta l’archiviazione (che è già stata notificata ai difensori). Secondo il perito infatti la morte di Zuccheri, causata da una cardiomiopatia aritmogena del ventricolo sinistro, non era prevedibile dai sanitari che lo avevano visitato nei mesi precedenti.

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