Albenga. Ci sono degli indagati per la morte di Anna Sangineto, la cinquantacinquenne residente a Zelo Buon Persico (nel Lodigiano) che mercoledì ha perso la vita durante un intervento di chirurgia estetica eseguito alla clinica San Michele di Albenga.
Il segnale che il fascicolo aperto dal sostituto procuratore Giovanni Battista Ferro, inizialmente “contro ignoti”, avesse cambiato intestazione è arrivato oggi quando l’autopsia, in un primo momento fissata per la mattinata, è stata posticipata a martedì prossimo.
Una scelta tutt’altro che casuale, ma dettata dall’esigenza di lasciare il tempo alle persone indagate (al momento dalla Procura non è trapelato nulla sul numero esatto) di nominare, se lo riterranno opportuno, dei consulenti di parte.
L’esame autoptico infatti è considerato dal codice un “accertamento irripetibile” e di conseguenza è previsto che il difensore o l’eventuale esperto possano assistere. Di qui lo slittamento dell’autopsia a martedì prossimo quando toccherà al medico legale Sara Candosin fare luce sulla causa della morte della paziente.
Anna Sangineto è stata operata mercoledì nella clinica San Michele di Albenga dal chirurgo Mauro Ferraro che doveva sottoporla ad un intervento estetico (per la precisione una liposuzione mirata ad eliminare le rughe sul viso della paziente). Qualcosa in sala operatoria però non è andato come doveva tanto che la paziente ha iniziato ad avere difficoltà a respirare. Immediata è stata l’attivazione del 118 che, viste le condizioni della paziente, ne ha disposto il trasferimento al Santa Corona dove la donna è arrivata intorno alle 16,40 in stato di “shock cardiogeno”. Ogni tentativo dei sanitari del nosocomio pietrose di salvarle la vita era stato purtroppo inutile.
Adesso toccherà all’inchiesta della Procura di Savona accertare se ci siano responsabilità per la morte di Anna Sangineto o se invece si sia trattato di una tragica fatalità.