Savona. E’ già tempo di pensare ai prossimi saldi invernali nel Savonese. La campagna con gli sconti inizierà martedì 5 gennaio. Lo prevede l’intesa raggiunta in Conferenza Stato – Regioni.
Come sempre avviene le associazioni del commercianti hanno predisposto un vademecum per gli esercenti dettaglianti, ricordando che chi intende effettuare la vendita di fine stagione o saldo è tenuto a darne comunicazione, con cartello apposto nel locale di vendita ben visibile all’esterno, almeno 3 giorni prima della data prevista per l’inizio delle vendite. Inoltre su tutti gli articoli in saldo è previsto l’obbligo del cartellino con il doppio prezzo e la percentuale di sconto.
Attenzione alle vendite promozionali, che non possono essere effettuate nei 40 giorni antecedenti i saldi e non possono riguardare gli stessi prodotti per i quali sono state effettuate le vendite di saldo. Come per i saldi, la normativa prevede l’obbligo di predisposizione del cartello che deve essere posto nell’esercizio ben visibile dall’esterno 3 giorni prima dell’inizio della vendita stessa. Infine, su tutti gli articoli in promozione è previsto come di consueto l’obbligo del cartellino con il doppio prezzo e la percentuale di sconto.
Nel periodo necessario all’allestimento e disallestimento delle vetrine è consentito non apporre i prezzi dei prodotti esposti in vista al pubblico per un tempo massimo non superiore a 48 ore ed è obbligatorio esporre un cartello con la dicitura “ Vetrina in allestimento”. Confcommercio Savona suggerisce di riportare la data e l’ora dell’inizio dell’allestimento e del disallestimento.
Sull’altro fronte, le organizzazioni dei consumatori invitano a diffidare dei negozi che espongono cartelli tipo “la merce venduta non si cambia”: esistono regole precise del commercio che impongono il cambio della merce non corrispondente a quanto propagandato o perchè difettosa.
“Il fatto di essere in saldo – aggiungono -, non significa che queste regole non siano valide. Ricordarsi che non esiste il diritto di recesso negli acquisti fatti in un esercizio commerciale: per cui se si è sbagliata la taglia o si è semplicemente cambiato idea, è solo la disponibilità del commerciante che può ovviare al problema, ma non c’è un diritto del consumatore”.