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La fine della stagione turistica incide sul mercato del lavoro: saldo negativo nel savonese

ristorante

Savona. In lieve crescita, nel periodo tra il 26 ottobre e l’8 novembre scorsi, il numero delle aziende savonesi con assunzioni e in deciso aumento quello delle imprese con cessazioni. Il saldo fra aziende che assumono e quelle che cessano risulta negativo per 456 unità, rispetto ai meno 200 dello scorso anno. Il saldo fra lavoratori avviati e cessati risulta di –1056 unità rispetto ai –540 dello scorso anno.


Assumono nel periodo le famiglie come datori di lavoro domestico, alcuni ristoranti, le aziende florovivaistiche e gli istituti scolastici. Le aziende con cessazioni operano principalmente nel turismo (ristoranti, alberghi,) e nell’agricoltura. Le cessazioni complessive hanno coinvolto 2.143 soggetti di cui 1.172 domiciliati nell’Albenganese, 757 nel Savonese ed il rimanente in Valle Bormida.


Il dato rilevato risulta, nonostante la stagione turistica sia terminata da alcuni mesi, imputabile proprio alla “coda” delle cessioni contrattuali del comparto turistico.

L’osservazione dei dati per qualifica professionale mostra, infatti, come nel corso degli ultimi quindici giorni abbiano terminato il rapporto di lavoro ben 222 camerieri, 90 cuochi, 59 baristi, 37 bagnini, 60 commessi, oltre a 178 braccianti agricoli e 137 fra insegnanti, docenti e maestri elementari. Conseguentemente i flussi in ingresso sulle liste dei Centri per l’Impiego si attestano a 651 unità (di cui 335 ad Albenga, 251 a Savona ed 65 a Carcare), rispetto ai 477 dello stesso periodo del 2014. Le qualifiche in ingresso sono varie da quelle, qualificate, nelle attività commerciali e nei servizi (camerieri, cuochi, badanti) a quelle non qualificate (inservienti, lavapiatti) ed a quelle esecutive di ufficio (addetto al ricevimento alberghi, impiegato amministrativo).


I flussi in uscita dalla disoccupazione sono stati pari a 256 unità, rispetto ai 223 dello scorso anno. I reinserimenti sono avvenuti per il 61,2% a tempo indeterminato ed hanno superato numericamente quelli dello stesso periodo del 2014, quando erano stati 182.