Una vacanza gratis in cambio di una bottiglia d’olio, un sito web, una giacca di pelle, un formaggio fatto in casa. Sembra una chimera, invece è possibile. Almeno per 7 giorni: la Settimana del Baratto, originale iniziativa grazie alla quale, per una settimana, i bed & breakfast che decidono di aderire all’iniziativa offrono soggiorni comprensivi di colazione, chiedendo in cambio beni o servizi anziché denaro.
Quella che inizia oggi, e proseguirà fino a domenica, è ormai la settima edizione della Settimana del Baratto. L’idea alla base di quello che sta diventando ormai un appuntamento per molti viaggiatori italiani è quella di “svincolare” dal pagamento in denaro l’ospite e il gestore, privilegiando l’aspetto umano dell’ospitalità. “Il baratto è stato per secoli a fondamento dell’economia familiare – spiegano i gestori di www.bed-and-breakfast.it, promotori dell’iniziativa – e, in un momento di contrazione dei consumi come quello che stiamo vivendo, si rivela un’ottimo modo per viaggiare a costo zero investendo in fantasia e curiosità”.
Bando agli euro, dunque, e spazio a offerte di ogni tipo: dalla marmellata fatta in casa ai libri, dai cellulari usati agli pneumatici, ma anche riparazioni o lavoretti di bricolage. Il meccanismo è semplice: ogni b&b può pubblicare una “lista dei desideri”, e se si ritiene di poter offrire qualcosa di gradito basta contattare la struttura. Se si raggiunge l’accordo, la vacanza diventa realtà. In alternativa ogni viaggiatore può inserire su una bacheca le proposte, ed in questo caso sarà il gestore a contattare i potenziali “clienti”.
E l’iniziativa ha attecchito anche in provincia di Savona: sono 24 in totale i bed & breakfast “nostrani” disposti ad offrire soggiorni e colazioni in cambio di qualcosa di diverso dalla “vil pecunia”. Se qualcuno, come il “Borgo delle Viole” di Villanova d’Albenga, “Gaia Vista” di Alassio, “Kalimera” di Bardineto o “Le Radici” di Sassello, si dichiara genericamente disponibile a valutare proposte, scorrendo le “liste dei desideri” degli altri si incontrano diverse sorprese: “Il Mago” di Varazze offre un soggiorno in cambio di una imbiancatura, l’Oasi di Alassio di lavori di giardinaggio o di un disegno su una porta, il b&b “Del Tempo Stretto” di Albenga in cambio di buon vino o di un duo artistico (di qualsiasi tipo, dai musicisti ai cabarettisti) disposto ad esibirsi in osteria.
Al “Simotta” di Loano si può avere un’intera settimana in cambio della tinteggiatura di una ringhiera, oppure due notti per 5 litri d’olio extravergine. La “Casa dei Mombri” di Noli è quella che dà più scelta: una camera in cambio di qualsiasi prodotto tipico, di abbigliamento, di un servizio fotografico, di un sito web, o più semplicemente di una vacanza per il gestore… non in Liguria, of course. Lo stesso desiderio dei gestori di “Fiordarancio”, a Borghetto Santo Spirito: una settimana da loro in cambio di una vacanza in Veneto, una città d’arte, una località sciistica o il mare del sud Italia.
Ben 14 b&b, poi, sono rimasti così affascinati dalla proposta da aver deciso di accettare baratti non solo durante questa settimana, ma per tutto l’anno. Per dormire al “Dodici Lune” di Andora basta aiutarli a raccogliere le olive, all’Edel di Noli una notte si ottiene con 4 ore di lavoro di imbiancatura o manutenzione. “La Magnolia” di Carcare ospita in cambio di olio, vino e generi alimentari, ma anche di un PC; con un paniere di alimentari in alternativa si può dormire anche a Calizzano, da “Silenzio e Buio” (che però gradisce anche “biancheria ricamata dalla nonna”) oppure a Calice Ligure da “Filosofia della Quotidianità” (in cui sono bene accetti anche i cuochi, gli informatici e gli esperti di reti wireless).
L’Iris di Stellanello ha bisogno di “una macchina da bar ad un gruppo, anche usata ma funzionante”, il “Ghiro Ghiotto” di Pietra Ligure di un servizio fotografico, un tapis roulant o la traduzione in tedesco del sito web: se potete fornirli, soggiorno gratis. Qualcuno invece guarda alla cultura, come “Casa Nobile” di Tovo (che chiede poeti, cantanti o vini) oppure il “Va…lentina” di Murialdo (che desidera concerti, spettacoli ed eventi culturali per un circolo collegato al b&b). Ma la richiesta più diffusa di tutte, alla fine, è anche la più semplice: una vacanza in cambio di… un’altra vacanza. La formulano “Agrodolce” di Boissano, “Propofol e Guanciali” di Finale Ligure, “Rosalina” di Garlenda, “Il Cappero” di Savona e “Profumo di Dolci” di Toirano.
E per i savonesi, che qui già vivono e giustamente vogliono andare in vacanza altrove? Nessun problema, ci sono b&b aderenti in ogni parte d’Italia, con le richieste più disparate: basta esplorare l’elenco su www.settimanadelbaratto.it, proporsi e, in caso positivo, fare i bagagli.