Savona. Termina in parità l’incontro tra Savona e Rimini. Un risultato che serve poco ai biancoblù, fermi sul fondo della classifica.
Per il quinto incontro consecutivo gli striscioni non sono riusciti a segnare reti. Un’astinenza che, di conseguenza, vede il Savona a secco di vittorie da cinque incontri, nei quali hanno raccolto la miseria di 2 punti.
Riolfo schiera Falcone, Antonelli, Vannucci, Cabeccia, Lebran, Carta, Steffè, Costantini, Tassi, Gagliardi, Virdis. A disposizione ci sono Cincilla, Pinton, Speranza, Corticchia, Romney, Clematis, Boggian, Bonavia.
Brevi, allenatore del Rimini, manda in campo Anacoura, Pedrelli, Martinelli, Di Maio, Signorini, Esposito, Torelli, Bariti, Polidori, Ricchiuti, Ragatzu. In panchina siedono Ferrari, Marin, Varutti, Mazzocchi, Kumi, Lisi, Della Rocca, Albertini, Todisco, Bifulco.
Arbitra D’Apice della di Arezzo coadiuvato da Zinzi (Busto Arsizio) e Mokhtar (Lecco).
Gli striscioni in avanti devono fare a meno di Dell’Agnello (infortunato) e Cocuzza (squalificato), proponendo così Tassi e Gagliardi a supporto di Virdis. Indisponibili nel reparto arretrato, oltre a Rossini, il lungodegente Lomolino e lo squalificato Negro: Cabeccia torna in difesa, con l’esordio stagionale di Carta a centrocampo. Nel Rimini spiccano le presenze di Ricchiuti e Ragatzu: per entrambi un passato in Serie A.
Dopo un quarto d’ora di studio, al 18° la prima occasione da gol è del Savona: su azione susseguente a corner, Tassi salta a centro area, ma la sua incornata è alta. Al 24° risponde il Rimini: sponda di testa di Polidori, Ragatzu conclude sopra la traversa.
Al 27° viene ammonito Martinelli: sarà l’unico cartellino giallo dell’incontro. Il gioco ristagna a centrocampo, i portieri restano inoperosi. Termina un primo tempo poverissimo di emozioni.
La ripresa si apre con Cincilla fra i pali al posto di Falcone, infortunatosi ad una caviglia nel primo tempo.
All’8° occasione per gli ospiti: girata di Polidori, deviata, fuori di un soffio con la palla che accarezza il palo. Al 9° entra Corticchia al posto di Costantini; nel Rimini dentro Bifulco per Ragatzu.
Al 16° ancora Rimini pericoloso: Martinelli conclude alto da buona posizione.
Brevi schiera Lisi al posto di Ricchiuti. Riolfo torna alle due punte: dentro Boggian a fuori Tassi. Gagliardi è il trequartista.
Al 34°, tra gli ospiti, dentro Albertini per Pedrelli. Le due compagini si equivalgono e lo 0 a 0 diventa, inevitabilmente, il risultato finale. La squadra savonese esce tra i fischi dei pochi spettatori presenti.
A differenza del risultato ad occhiali ottenuto 18 giorni fa con l’Arezzo, questa volta il Savona non ha mai saputo rendersi pericoloso. La squadra, forse demotivata per la classifica deficitaria, appare involuta. Abbandonare l’ultimo posto, allo stato attuale, appare una chimera.
“Non mi aspettavo un primo tempo così – afferma mister Giancarlo Riolfo in conferenza stampa nel dopopartita -. Avevamo preparato delle cose, lavorando bene in settimana, ma non siamo riusciti a metterle in pratica. Meglio, invece, nella ripresa. Anche perché nell’intervallo ho detto ai ragazzi che perdere avendo paura non serve a niente. Perdere lottando è un’altra cosa. Non siamo riusciti a creare grosse palle gol, ma almeno siamo stati più determinati ed aggressivi e fisicamente più presenti“.
“La serie di risultati negativi ha pesato – continua -, ma dobbiamo tirar su le maniche, lavorare sodo e crescere velocemente. Ci teniamo quel che di buono è emerso: intanto abbiamo mosso la classifica e un punto si conta. Poi non abbiamo preso gol. Infine sono contento del recupero di Carta, che è riuscito a stare in campo per tutti i 90′ facendo bene. E’ necessario comunque pedalare più forte di quanto stiamo facendo: la salvezza rimane alla nostra portata“.