Lettera al direttore

Economia

Il porto di Savona-Vado punta di diamante dell’economia ligure

Non può affatto definirsi casuale l’attenzione che importanti istituzioni nazionali ed internazionali stanno dedicando al sistema portuale savonese.

Nel momento in cui nella rada di Vado Ligure si stà concretizzando il più forte investimento portuale ad opera di privati in Italia, decisivo non per una comunità locale o regionale ma per l’intero sistema del Nord Ovest, tale da attrarre l’attenzione di operatori leader a livello mondiale in grado di far convergere interessi commerciali persino dal lontano Far Est, è assurdo dover assistere ad un continuo balletto di dichiarazioni che vorrebbero convincerci sulla necessità di una fusione a freddo fra Savona e Genova quando ognuno può capire come sia indispensabile invece pensare ai tre porti liguri nel loro insieme per avere un minimo di visibilità europea. Per questo occorrerebbe un business plan fatto su base regionale. Non si tratta di fusione quindi, ma di programmazione unica. Se da una parte è impensabile avere porti vicini in competizione, dall’altra non si può pensare a processi di accorpamento che limitino le potenzialità e le autonomie locali, puntando invece ad un’unica autorità regionale per la pianificazione strategica dove trovino giusto spazio le realtà e le potenzialità dei vari territori.

A Savona purtroppo si evidenzia il grave peso di un defict politico che fa da contraltare al grande interesse che suscita la realtà portuale di Savona Vado fonte di crescita, se ben regolata, che può andare a vantaggio non solo di grandi gruppi internazionali ma di un sistema di piccole e medie imprese, colonna portante della nostra realtà, che vanno dall’autotrasporto ai servizi che guardano con grande preoccupazione ai processi di trasformazione in corso e che non devono rischiare di vedere mortificate le legittime aspettative di ripresa dopo anni in cui la crisi ha colpito così duramente la nostra economia.

                                                                                                Gianni Carbone, Segretario Provinciale CNA Savona