Liguria. “Il ritardo accumulato in Liguria per completare il riordino dei servizi provinciali è ormai intollerabile”. Inizia con parole di fuoco la lettera inviata da Fp Cgil, Fp Cisl e Uil Pa agli assessori regionali Gianni Berrino e Ilaria Cavo, al presidente URPL Monica Giuliano, al presidente Anci Liguria Marco Doria, ai presidenti delle Province liguri e ai Gruppi Consiliari Regione Liguria, nella quale i sindacati chiedono la convocazione immediata dell’Osservatorio regionale e il tavolo di monitoraggio sui servizi per il lavoro, in mancanza della quale si arriverà alla mobilitazione.
“Per quanto riguarda i servizi per il Lavoro – scrivono le tre segreterie nella lettera – una legge dello Stato (DL 78, in vigore dal 20 giugno e convertito il 6 agosto) imponeva a tutte le Regioni di realizzare una convenzione col Ministero del Lavoro entro 30 giorni, per dare attuazione al piano di rafforzamento dei servizi per l’impiego ai fini dell’erogazione delle politiche attive. Stato e Regioni si sono poi accordati per finanziare il sistema ed hanno fatto slittare il termine: Regione Liguria si era impegnata a siglare la convenzione entro il 30 ottobre”.
“Nel frattempo è stato approvato il DLgs 150/15 – ricordano i sindacati – che definisce finalmente livelli essenziali delle prestazioni uniformi a livello nazionale ed estende utenza e funzioni dei servizi, tra cui l’erogazione di nuovi strumenti di sostegno al reddito, come l’Assegno di disoccupazione (ASDI) e l’Assegno di ricollocazione, e orientamento, formazione ed accompagnamento al lavoro anche per cassintegrati ed esodati, in collaborazione con INPS, Agenzie Formative ed Agenzie per il Lavoro. Tutto ciò non sarà mai possibile se ogni livello istituzionale, a cominciare da quello regionale, non assume le proprie responsabilità”.
“Come rappresentanti dei lavoratori pubblici, dei Servizi per l’Impiego, delle Politiche attive del lavoro, della Formazione Professionale siamo disponibili e chiediamo da tempo un piano di riqualificazione di sistema e personale, che parta dalla valorizzazione delle esperienze svolte – continuano Cgil, Cisl e Uil – La Liguria è stata in molte occasioni un punto di eccellenza delle politiche del lavoro, in particolare per l’integrazione lavorativa dei Disabili, per l’orientamento, per l’offerta di formazione permanente; la mancanza di un progetto organico di rilancio e di strumenti per dare continuità ai servizi rischia di relegarci a fanalino di coda”.
“Abbiamo già assistito al drastico ridimensionamento di servizi di eccellenza come Città dei Mestieri e Centro Studi per l’integrazione dei Disabili; oggi apprendiamo che altre Regioni (Toscana ed Emilia) hanno già sottoscritto la convenzione con lo Stato per garantire almeno la continuità dei Servizi provinciali per l’Impiego. In Liguria, nonostante le rassicurazioni offerte dagli Assessori Berrino e Cavo alle OOSS (28/9) e dallo stesso Presidente Toti, ai lavoratori che hanno presidiato il Consiglio regionale il 27/10, la convenzione con lo Stato non è stata ancora siglata, né è stata presentata all’Osservatorio regionale. Ulteriori ritardi mettono a rischio la tenuta economica degli enti di area vasta e la continuità occupazionale e dei servizi”.
“Se la convenzione non verrà stipulata entro il 30 novembre – concludono i sindacati – ci vedremo costretti ad indire lo stato di agitazione in Province e Città Metropolitana, con ripercussioni sui servizi erogati. Tale convenzione deve garantire la continuità almeno dell’attuale contingente impiegato in Servizi per l’Impiego e Politiche Attive del Lavoro (208 lavoratori) e le risorse per tutti i lavoratori a tempo determinato che in questo momento consentono l’erogazione dei servizi”.