Ultimatum

Clochard “Michele”, Ciangherotti: “Un tetto entro sera o andiamo a dormire nel portone del sindaco”

Il senzatetto, anziano e malato, è stato ricoverato una settimana fa: "Ora è parcheggiato nell'atrio dell'ospedale di Albenga - denuncia Ciangherotti - tra urina e feci"

clochard michele albenga

Albenga. “Sono stato chiamato all’alba in Ospedale al Santa Maria di Misericordia. Nell’atrio, tra le due porte automatiche dell’ingresso, tra l’odore di urina e feci, con un pappagallo accanto alla carrozzina, c’è parcheggiato, tra la curiosità mista ad indifferenza dei passanti, Michele, l’anziano malato senza tetto abbandonato dal Comune di Albenga”. A raccontarlo è Eraldo Ciangherotti, consigliere comunale di minoranza.

“Michele” (il nome lo ha scelto lui dopo aver rinnegato il suo per dissidi con la famiglia), è il senzatetto sessantenne, costretto su una sedia a rotelle, che da tempo vive nelle stazioni ferroviarie del comprensorio ingauno. Nelle ultime settimane le condizioni di salute di Michele, originario di Torino, sono peggiorate: ad accorgersene sono stati gli agenti della polizia ferroviaria di Albenga (che in questi mesi lo hanno quasi “adottato”), e l’anziano è stato ricoverato all’ospedale di Albenga.

Ospedale dal quale, evidentemente, anche dopo le dimissioni non è più andato via. “Ho chiamato al telefono personale il sindaco Cangiano – rivela il capogruppo di Forza Italia – perché, dopo tutti gli appelli lanciati a mezzo stampa, adesso si attivi immediatamente con una soluzione efficace e, per maggior sicurezza, ho avvisato i Carabinieri di Albenga, perchè facciano un sopralluogo nella mattinata”.

“Ma è giusto che ci sia questo menefreghismo delle Istituzioni? – si chiede il politico – In fin dei conti, questo disgraziato ha tante patologie in corso tra cui dei piedi talmente gonfi da renderlo incapace pure di deambulare autonomamente”.

Se non dovesse trovarsi una soluzione, Ciangherotti è pronto ad un gesto eclatante: “Se Michele, entro oggi, non verrà sistemato in una struttura di assistenza per anziani, giuro che, stasera, lo accompagno con la mia macchina nel portone di casa del sindaco Cangiano e lì trascorro con l’anziano senza tetto l’intera notte fino a quando Michele malato verrà sistemato dignitosamente”.

“Sono mesi oramai che questa situazione va avanti – conclude – e sentirmi rispondere dal sindaco che ‘sono tanti i casi come Michele’ mi fa arrabbiare non poco”.

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