Alassio. I tumori del colon retto rappresentano, per la donna e per l’uomo rispettivamente, la seconda e terza patologia maligna per frequenza, con un incidenza di metastasi epatiche del 40-60 per cento. Il tumore del pancreas è uno dei principali problemi di sanità pubblica in Italia, non tanto per la sua relativa frequenza, ma quanto per l’elevata mortalità che lo caratterizza malgrado i progressi sia in campo diagnostico che medico-chirurgico. I tumori primitivi del fegato, che presentano una incidenza in continuo aumento, sono la terza causa di morte cancro-correlata.
Questi numeri giustificano la 12^ edizione degli incontri medico-scientifici “Il punto su: novità e ri-flessioni in chirurgia epatobiliopancreatica” che anche quest’anno si terrà ad Alassio il 6-7 novembre, presso il Diana Grand Hotel.
“Si tratta di un congresso internazionale con autorevoli relazioni e letture magistrali tenute da parte dei principali esponenti di chirurgia oncologica, terapie integrate ed oncologia medica nel campo delle patologie neoplastiche primitive e secondarie di fegato e pancreas – spiegano gli organizzatori – Da centri nazionali ed internazionali di riferimento, i maggiori esperti nel settore si riuniranno e porteranno la propria esperienza ed accorgimenti tecnici nuovi per la diagnosi ed il trattamento di queste patologie”.
L’organizzazione di questo congresso rientra in uno specifico progetto sviluppato dal professor Riccardo Pellicci per promuovere e incentivare la pratica della multidisciplinarietà nel trattamento delle patologie complesse. Da tale progettualità è nata la Struttura Dipartimentale di Chirurgia Epatobiliopancreatica, diretta dal dottor. Guido Griseri, coadiuvata dalla Struttura Semplice di Chirurgia Oncologica Epatobiliopancreatica diretta dal dottor Andrea Percivale. La struttura è stata riconosciuta dalla Regione Liguria come centro di riferimento per il Ponente ligure.
“Il progresso coinvolge ogni disciplina: solo la collaborazione tra tutte le unità coinvolte consente di raggiungere risultati ottimali per il trattamento di questi pazienti – aggiunge Pellicci – Infatti tali patologie necessitano di un trattamento altamente specialistico, che si raggiunge con un appropriato background culturale, integrato nelle varie discipline, e con un supporto tecnologico adeguato. Per questi motivi, al fine di migliorare la qualità dell’offerta terapeutica a questi pazienti organizziamo annualmente questo congresso, fonte di discussione, confronto ed approfondimento”.