Savona. Sarebbe sotto un muro di confine, costruito successivamente, all’interno del cortile del civico numero 14. Silente, nascosta a tutti, anche e soprattutto ai residenti: che da anni vivrebbero, mangerebbero e dormirebbero sopra una bomba senza saperlo.
Si tratta di un ordigno bellico di aereo, la cui presenza è stato a tutt’oggi impossibile accertare dato che il muro costruitovi sopra la rende invisibile. Nemmeno il sopralluogo del 5° Reparto Infrastrutture – Ufficio BCM, organo tecnico specializzato competente, ha potuto escludere a priori la presenza dell’ordigno. E così, prima il Comune ha emesso un’ordinanza per proibire ai proprietari di effettuare scavi e o movimenti di terra, nonché per impedire l’avvicinamento di mezzi e persone al muro; quindi, dopo numerose riunioni con la Prefettura e con gli organi centrali competenti, il Comune ha deciso di approfondire la ricerca al fine di accertare definitivamente se, là sotto, c’è o meno una bomba.
“Premesso che la normativa attuale, sia nei confronti del Ministero della Difesa, che dei privati cittadini ed anche delle amministrazioni Locali, non chiarisce a chi tocca l’onere della ricerca – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Franco Lirosi – dopo ulteriori riunioni con la Prefettura si è arrivati ad una bozza di accordo, approvata oggi in Giunta, tra Comune e privati: il Comune adotterà i provvedimenti necessari per lo svolgimento della bonifica, che avrà un costo di 7.930 euro, mentre i cittadini proprietari provvederanno alla pulizia ed al ripristino dei luoghi”.
Una volta svelato il mistero, qualora davvero sotto quel muro ci fosse un ordigno bellico Savona si troverebbe a rivivere lo stesso “D-Day” toccato lo scorso 9 aprile ad Albisola Superiore, dopo il ritrovamento di una bomba nel giardino di una villa in via Torre del Capo (leggi la sua storia). Infatti, dipendentemente dalla sua grandezza, condizione e posizione, potrebbe anche risultare necessario lo sgombero di una zona che può essere compresa in un raggio oscillante tra i 500 ed i 1800 metri: considerando che “l’epicentro” è in piena Villapiana, si tratterebbe di evacuare una gran parte dei savonesi. I più vicini dovrebbero fisicamente allontanarsi per qualche ora dalle loro abitazioni o dai loro luoghi di lavoro, mentre gli altri sarebbero costretti a restare in casa durante le operazioni.







