La vicenda del braccio di ferro tra il Liceo Classico e la Provincia sta sfiorando il ridicolo.
Leggo sugli organi di stampa la proposta del Preside Gargano per continuare a mantenere lo “status quo”, ovvero le lezioni anche il sabato mattina e mi domando – e vi domando – se questa pervicacia nel continuare a sostenere la tesi che non sia possibile lavorare bene su cinque giorni anziché sei non sia in realtà la spia dell’incapacità organizzativa dell’Istituto e il desiderio di apparire “speciali” a tutti i costi.
I licei genovesi (anche i licei classici, beninteso) fanno la settimana corta; il Liceo Scientifico di Savona pure. E provate a chiedere agli allievi se tornerebbero alla “settimana lunga”, nonostante le mattinate di sei ore ritenute così “improponibili”! Cosa c’è di così impossibile da riorganizzare per il Regio Liceo Chiabrera? Mistero. Un anno per ripensare gli orari? Ma non ci prendano in giro!
Non sarà così difficile immaginare di accoppiare le materie in due ore consecutive, in modo che i ragazzi non debbano preparare sei lezioni diverse. E magari sfruttarle meglio per fare “spiegazione e interrogazione” come si faceva qualche anno fa! Ed è solo un esempio. Ma sugli orari ci sarebbero da aprire dibattiti infiniti. Come sul P.O.F., che già ha l’acronimo ridicolo. E tale si conferma poi nei fatti. O la presa in giro della “materia insegnata in lingua straniera” al Linguistico.
I problemi sono moltissimi: strutturali, di “predisposizione” all’insegnamento di alcuni insegnanti, di “programmi ministeriali” (Ah! Ah! Ah! Una scusa che “va su tutto”, come il nero ), ecc. ecc. ecc.
Non credo che la settimana corta potrebbe peggiorare la situazione, per cui addurre “la didattica” come scusa per non uniformarsi ad una necessità di risparmio in questi tempi difficili fa davvero ridere, visto il livello di tale didattica.
Naturalmente prenderete le decisioni che riterrete opportune.
Vi comunico però fin d’ora che ad una eventuale richiesta da parte della scuola di un “contributo volontario” per le spese di riscaldamento (così come per i materiali o quant’altro) la mia risposta sarà una sonora risata.
Cordialmente.
Un genitore