Savona. Un anno e dieci mesi di reclusione e 534 euro di multa con la sospensione condizionale. E’ la pena patteggiata questa mattina da Fabrizio Accame, finito nei guai nell’ambito dell’operazione “Real Time” che nel marzo scorso aveva portato in manette Carmelo Gullace.
Accame, difeso dall’avvocato Silvio Carrara Sutour, era accusato di concorso in usura ed estorsione. La sua posizione, davanti al giudice Fiorenza Giorgi, è stata ritenuta più marginale (gli è stata riconosciuta infatti l’attenuante della minima importanza della sua partecipazione nei reati).
Secondo l’accusa, Accame avrebbe svolto il ruolo di autista per Gullace ed era anche intestatario di una società, la “Concept” con sede a Loano, coinvolta nelle attività di Nino Gullace (che per questa vicenda ha già patteggiato e, tra le altre, doveva rispondere anche del reato di intestazione fittizia di beni).