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“Vivere Spotorno” spara contro Calvi: “Un sindaco contro gli interessi della cittadina”

Spotorno comune

Spotorno. “La scelta dei consiglieri del gruppo Spotorno 2.0 di levare l’appoggio al sindaco Calvi arriva improvvisa ma non inaspettata. Infatti erano ormai diversi mesi che questo sindaco si trovava nella condizione di essere una vera e propria “anatra zoppa”, e nonostante la possibilità di ricandidarsi per un secondo mandato era di fatto stato esautorato dal suo vice che oramai si presentava in diversi consessi come futuro candidato sindaco della vetero-sinistra ideologica spotornese”. Così Valter Magnone, capo gruppo di minoranza in Consiglio comunale di “Vivere Spotorno”, che commenta la decisione del Pd di silurare l’attuale sindaco Gianpaolo Calvi dopo mesi di scontri e polemiche incrociate.

“Per questo nell’ultimo periodo abbiamo assistito solo a scelte “contro” da parte di questo quasi ex sindaco. Contro gli albergatori la tassa di soggiorno, contro gli operatori economici il senso unico della Via Aurelia, contro i cittadini Imu e Tasi al massimo. Emblematica di queste scelte autoreferenziali e contrarie all’interesse del paese è stata la discussione in Consiglio comunale sulla mozione per impedire la realizzazione del senso unico sulla via Aurelia, discussione che ha visto tutti i consiglieri, nessuno escluso dichiararsi contrari alla sua istituzione. Solo due tra essi hanno poi votato a favore del senso unico (Marinelli e Riccobene) non perché convinti della bontà della scelta bensì per uno sbandierato senso di fedeltà degno di miglior causa, come se la fedeltà al bene dei propri concittadini possa invece essere tranquillamente posposta a quella per le scelte sbagliate di un sindaco” aggiunge l’esponente dell’opposizione spotornese.

“E’ quindi logico che i componenti più responsabili dell’amministrazione dopo essere stati costretti a correggere molte di queste storture (vedi bilancio e senso unico) hanno preso atto di questa deriva autoritaria e gettando la spugna abbiano preferito lasciare un sindaco sul viale del tramonto ormai incapace di fare gli interessi dei propri amministrati. Speriamo in un futuro diverso” conclude Magnone.

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