A loano

“Totò” Castiglia, pallavolista “eterno”: 62 anni e ancora in campo

"Ho la stessa voglia, mentre fatico sono contento e appagato"

Totò Castiglia

Loano. Un atleta, uno sportivo, un pallavolista, che a 62 anni suonati tutt’oggi è ancora allenatore e, soprattutto, giocatore in una squadra di pallavolo maschile di Serie D Fipav in provincia di Savona, a Loano. E’ la storia di Salvatore “Totò” Castiglia.

Totò è e resterà un simbolo. Non perché a 62 anni ha vinto tutti i campionati liguri di pallavolo, possibili ed impossibili nei suoi 50 anni di attività sportiva, non perché vergogna l’uomo della strada, ma perché smentisce tutti i luoghi comuni di psicologi, sociologi, che danno per scontato che l’attività sportiva agonistica finisca prima dei sessant’anni.

Insomma, Totò che gioca a pallavolo oggi, in Serie D maschile Fipav, ai suoi 62 anni, non è un “mostro di natura”, ma la natura stessa. Non è l’eccezione che conferma la regola, ma la regola. Totò, dunque, è un testimone, che insegna a tutti che basta volerlo, e si riesce.

Abbiamo chiesto a Totò Castiglia cosa significa per lui oggi giocare a pallavolo. Ecco la sua risposta. “A livello mentale non cambia nulla – ci spiega -. Hai la stessa voglia, la stessa sete di fatica che ti spinge ad affrontare le partite di pallavolo. Però, la soddisfazione rimane, mentre fatico sono contento, appagato, per questo amo la pallavolo mentre gli altri sport, come ad esempio quelli ‘eleganti’ come il tennis, dopo un po’ mi annoiano”.

“Il fisico permette di fare di tutto – prosegue -, ma certo bisogna imparare ad ascoltarlo e a smettere quando si è raggiunto il limite. Anche io ho dovuto rallentare a causa di infiammazioni, infortuni, eccetera e sono stato anche a volte addirittura costretto a sospendere di giocare a pallavolo”.

“Un’altra cosa che cambia con l’età è il tempo di recupero. Prima non mi stancavo mai ora ogni tanto devo rallentare. Aggiungo – conclude Totò – che sono una persona molto fortunata perche ho una bella famiglia, una moglie che amo e che mi capisce quando alla sera torno tardi dagli allenamenti e due figli splendidi”.