Pietra Ligure. E’ stata approvata oggi all’unanimità dal consiglio regionale la mozione presentata dai consiglieri Andrea Melis, Francesco Battistini, Marco De Ferrari, Gabriele Pisani, Alice Salvatore, Fabio Tosi per il ripristino della funzionalità del reparto di pediatria del Santa Corona di Pietra Ligure.
Nei mesi scorsi la “battaglia” per riavere la riattivazione delle lunghe degenze del reparto pediatrico del nosocomio pietrese era stata sostenuta da esponenti di tutti gli schieramenti politici (dai meetup del Movimento 5 Stelle agli esponenti di Forza Italia come Marco Melgrati, ad esempio) e da comitati, movimenti civici, semplici cittadini e gruppi di attivisti anche attraverso una raccolta firme sottoscritta da ben 10 mila persone circa.
La sottoscrizione è stata attiva tra aprile e maggio ed ha visto banchetti allestiti praticamente in tutta la provincia, dalla costa all’entroterra. Tutto è nato a seguito delle proteste di alcuni cittadini che recandosi coi loro figli al Santa Corona hanno scoperto dell’esistenza di un dispositivo per il quale i pazienti giunti direttamente in reparto (il pronto soccorso pediatrico è chiuso da tempo), in presenza di una patologia che necessita il ricovero, dopo un periodo di osservazione devono essere trasferiti al San Paolo di Savona o, in assenza di posto letto, al Gaslini di Genova, creando notevoli disagi logistici alla famiglia.
“La situazione del reparto di pediatria è allarmante – constatavano i comitati che hanno dato il via alla petizione – I bambini ammalati dopo aver fatto l’accettazione, attendono con i loro genitori in sala d’attesa e nelle sale gioco della pediatria, vengono visitati nella stessa sala visite utilizzata dai pazienti ivi ricoverati e dopo un breve periodo di osservazione di massimo 24 ore, se necessitano di un ricovero, il medico di turno contatta l’ospedale di Savona per farli trasferire con l’ambulanza, o in casi estremi, con l’elicottero”.
I comitati promotori ritenevano invece che “non debbano essere fatte economie sulla pelle dei bambini e delle loro famiglie” e si chiedevano il motivo per il quale, nel tempo, l’ospedale, un Dea di II livello, “sia stato oltremodo depotenziato e privato delle necessarie funzionalità”. Proprio in questa ottica, ai primi di maggio il comitato civico “Tuteliamo Borghetto”, l’associazione “Vivi Borghetto” e il movimento dei “Cittadini Attivi Loanesi” avevano organizzato una “marcia pro Santa Corona”, una camminata pacifica dalla Marina di Loano fino al nosocomio pietrese per sensibilizzare le istituzioni circa l’importanza dell’ospedale e della sua salvaguardia. Al corteo avevano preso parte, tra gli altri, Alice Salvatore, Andrea Melis, Marco Melgrati e Stefano Mai.
“Abbiamo deciso di promuovere una ‘marcia’ da Loano verso Pietra Ligure – spiegavano – per protestare pacificamente contro la chiusura del reparto pediatrico di Santa Corona e per difendere tutti gli altri reparti che stanno avendo purtroppo la stessa sorte. Questo nonostante il consiglio regionale abbia confermato l’ospedale di Pietra come come Dea di 2^ Livello e tutti i cittadini del comprensorio si siano attivati in quest’ultimo mese per sostenere la petizione per la riapertura del reparto pediatrico. Contiamo in un’ampia partecipazione: con questa manifestazionesperiamo di convincere chi ha operato il taglio a ravvedersi e a riportare l’ospedale ai livelli che merita, come stabilito dal protocollo nazionale e dalla legge”.
Dalle pagine di Ivg.it, il direttore generale di Asl Flavio Neirotti aveva rassicurato tutti circa la sopravvivenza del reparto: “La pediatria a Santa Corona esiste e continuerà ad esistere. Diverso è il discorso circa l’avere l’osservazione breve, la degenza o altro. Ma bisogna anche guardare la realtà e quelli che sono i parametri nazionali e le indicazioni regionali. In questo momento non ci sono le condizioni per non essere in regola con questi dettami, che sulla pediatria prevedono determinate situazioni. Come ad esempio un ben preciso numero di nati, che se non viene raggiunto fa perdere certe caratteristiche al reparto, o un numero di posti per la degenza proporzionale al numero di abitanti. Occorre per forza agire secondo queste indicazioni e lasciar perdere il resto. Ciò porta comunque a un miglioramento per quanto riguarda la risposta di salute per i bambini. Di questo sono convinto. Non può essere a rischio un reparto pediatrico in cui c’è un Dea di 2^ livello. A Pietra è previsto anche un pronto soccorso pediatrico e dove c’è un pronto soccorso pediatrico significa che c’è la presenza dei pediatri sull’osservazione breve, esattamente come è in questo momento a Santa Corona. Non bisogna creare allarmismi, sono solo favole e basta”.
E sulla petizione: “Chi raccoglie le firme fa bene. E’ importante essere solidali, è sempre bello avere qualcuno che lotta per i diritti (e soprattutto nel campo della salute). Ma non cambierà nulla”.
I comitati, però, non si erano arresi: “La petizione per ripristinare l’apertura h24 dell’emodinamica del Santa Corona aveva dato in suoi frutti. Noi non ci fermiamo. Sommergeremo Als e Regione di firme. Dovranno ascoltarci per forza”.
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