Sblocca italia

Approvata la mozione M5S, la Regione chiede al Governo autonomia sui porti

bitume savona

La Regione Liguria prende decisamente posizione contro lo Sblocca Italia: il Consiglio regionale ha infatti approvato questa mattina, con 21 voti a favore (maggioranza e Movimento5Stelle), 7 contrari (Pd) e 1 astenuto (Rete a sinistra), la mozione presentata da Alice Salvatore, Francesco Battistini, Marco De Ferrari, Andrea Melis, Gabriele Pisani e Fabio Tosi (Movimento 5 Stelle) in cui si chiede che il Governo, nella stesura dei decreti legislativi di riordino della portualità e della logistica, faccia proprie le osservazioni delle competenti Commissioni Parlamentari e i rilievi formulati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

Una scelta vista come una vittoria da diverse parti politiche, a cominciare proprio dalla maggioranza: “Con la mozione approvata oggi la Liguria rivendica la propria autonomia in tema di scelte sulla governance portuale che verrebbe a nostro avviso compromessa dalla riforma Delrio attualmente al vaglio del governo – ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo Economico e ai Porti Edoardo Rixi in consiglio regionale durante la discussione – Il consiglio ha approvato una mozione di buon senso, peccato che il Pd non abbia fatto lo stesso dimostrando di essere supino alle decisioni del proprio ministro anziché di avere a cuore gli interessi del proprio territorio”.

L’assessore Rixi, nel proprio intervento in aula, ha ricordato che “le realtà di maggior peso internazionale sono caratterizzate da una forte autonomia a livello di governence. I porti di Rotterdam, Anversa, Los Angeles, Shangai hanno un manager nominato a livello locale. Analogamente in Italia il presidente dovrebbe essere espressione anche delle comunità locali, compresi stakeholders pubblici e privati, dato che con esse si dovrebbe confrontare durante il proprio mandato”.

Infine l’assessore Rixi ha ribadito: “La Liguria con i suoi tre porti deve essere ascoltata in questa fase di trasformazione senza dover rinunciare alle proprie peculiarità territoriali. Con l’approvazione di questa mozione la Liguria alza la voce e chiede di essere ascoltata. I traffici portuali della nostra regione possono diventare un traino importante per tutta l’economia del territorio”.

Grande soddisfazione anche da parte del Movimento 5 Stelle, che aveva proposto la mozione: “Anche in Liguria portiamo a casa un successo che ha un peso e una rilevanza nazionale – esulta Alice Salvatore – dicendo No allo Sblocca Italia che prevede, tra le altre cose, l’accentramento dei poteri al governo centrale e l’accorpamento degli scali, anche tra regioni diverse. 21 i voti a favore, tra cui mancano quelli di Rete a Sinistra (astenuto) e, soprattutto, del Partito Democratico, che si appella a improbabili cavilli pur di non sconfessare il governicchio romano e il suo capo fiorentino Renzi”.

“La mozione del M5S accende la luce su quella che è, a tutti gli effetti, un’anomalia rispetto a ció che accade in Europa, dove le strategie della portualitá vengono decise a livello locale, dalla governance alla logistica – conclude Salvatore – Dalla Liguria parte un messaggio forte: restituiamo alla Liguria i suoi porti, il loro ruolo, la loro autonomia e identità”.

Ad integrazione della mozione del M5S è stato votato all’unanimità, con l’eccezione del consigliere Pastorino che si è astenuti, un emendamento presentato da Alessandro Piana, capogruppo della Lega Nord in Regione Liguria. “I tre porti liguri – spiega Piana – producono ogni anno quasi quattro miliardi di euro di gettito fiscale. La vicinanza di Genova, La Spezia e Savona alle aree a maggiore densità industriale del Paese e conseguentemente alle aree a maggior densità dei consumi fanno, dei rispettivi porti, una primaria porta d’ingresso per molteplici categorie di beni, la cui importazione si traduce in entrate fiscali”.

Il consigliere Piana nell’emendamento presentato oggi in sede consiliare ha chiesto al Presidente e alla Giunta di dare concretezza al concetto di autonomia fiscale dei porti. “L’intero gettito fiscale – aggiunge il capogruppo leghista – deve rimanere interamente a disposizione della Liguria al fine di rilanciare il nostro territorio dopo anni di immobilismo e sfruttamento”.