Battaglia

M5S: “All’ospedale di Cairo Montenotte sia riconosciuto lo status di area disagiata”

Il consigliere regionale Melis all'attacco: "Abbandonato a se stesso, potrebbe essere potenziato con pochi investimenti"

ospedale cairo

Cairo Montenotte. Nei giorni scorsi i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, insieme ad alcuni membri del Meetup Valbormida, hanno visitato l’ospedale di Cairo, alle prese con una riorganizzazione che definiscono “sciagurata” e che “dura ormai da troppo tempo”, per l’esattezza dal 2012.

“Il MoVimento 5 Stelle intende ridare vita e dignità ad un ospedale sottoutilizzato e abbandonato a se stesso – tuona Andrea Melis – Parliamo di una struttura transregionale, al confine tra Liguria e Piemonte, che, tuttavia è stata relegata ad una posizione di secondo piano, senza sfruttarne le potenzialità ma piuttosto inquadrata in un disegno ben preciso che ne giustifichi la chiusura”.

“Alcuni interventi di potenziamento a favore della comunità locale e indirettamente di tutta l’ASL 2 potrebbero essere realizzati con relativa semplicità e contenuti investimenti – fa notare – ampliando, ad esempio, il servizio da ‘day surgery’ a quello di ‘week surgery’. Per farlo occorrono una serie di misure: inserire un medico reperibile di radiologia; ottimizzare i fondi ora rimodulati sul reparto di radiologia (circa 500mila euro: a cosa servono fondi per i macchinari se poi nessuno li usa?); raddoppiare il numero di posti letto (ora sono 8, con 6 poltrone); prevedere, inoltre, la reperibilità della sala operatoria con 2 infermieri aggiuntivi (l’anestesista è già presente e va mantenuto); infine disporre di un chirurgo reperibile”.

“Poche azioni concrete – insiste Melis – per potenziare ulteriormente un reparto che già lavora e ridare all’ospedale la giusta rilevanza per l’area che copre, sgravare gli altri, ampliare l’offerta sanitaria per alcune tipologie di interventi nel rispetto dei criteri di sicurezza per il paziente e gli operatori del settore. Niente di nuovo, peraltro, visto che fino a pochi anni fa tutto questo era pane quotidiano per l’ospedale”.

“Resta, invece, molto critica la situazione del punto di primo intervento, ridotto ai minimi termini – prosegue il consigliere M5S – È necessario intervenire quanto prima per rivedere e ampliarne le funzionalità, per restituire alla comunità valbormidese un presidio fondamentale che, soprattutto nella stagione invernale, dia le dovute garanzie al territorio”.

“Ma esiste anche un altro problema da risolvere, legato al particolare contesto geografico dell’ospedale, che si trova a cavallo tra due regioni, con conseguente fuga di pazienti fuori regione. Per arginare l’emorragia si potrebbe, ad esempio, ipotizzare una convenzione tra ospedali di zone confinanti abbattendo gli extra costi per l’accesso fuori regione, ottimizzando quindi l’accesso sia all’ospedale di Cairo Montenotte e che quello della vicina Ceva (CN), già peraltro definito ospedale di “area disagiata”. Crediamo, peraltro, che sia importante avviare uno studio affinché anche Cairo ottenga questo riconoscimento e possa, così, godere dei servizi ad esso legati”.

“Come MoVimento 5 Stelle, valuteremo e proporremo all’assessore competente azioni da avviare a breve termine come quelle elencate e a medio termine affinché l’ospedale di Cairo Montenotte torni ad acquisire un ruolo chiave per tutto il territorio”, conclude Melis.

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