Il provvedimento

In tribunale depositato il concordato preventivo di Italiana Coke

italiana coke

Cairo Montenotte. Scatta la seconda fase per l’Italiana Coke di Bragno. Il concordato è stato depositato in tribunale ed entro un mese sarà convocata l’assemblea dei creditori dell’azienda

A supporto del piano, il piano finanziario di rientro a lungo termine, asseverato da Massimo Scotton, presidente dell’Ordine dei Commercialisti e degli esperti contabili di Genova, un’autorità, quindi, che attesta la veridicità dei dati aziendali che «fotografano» la situazione della società, nonché la fattibilità del piano presentato. Un piano che, secondo indiscrezioni, è considerato «serio e attendibile». E nel quale, nonostante voci in tal senso, non pare si contempli alcuna cessione di quote da parte del Gruppo Ascheri.

La proposta depositata dal pool di esperti dell’Italiana Coke viene definita «un documento in linea rispetto a quanto detto finora, con l’intento di proseguire l’attività dello stabilimento, con un’inevitabile penalizzazione proposta ai creditori nei limiti accettabili per questo genere si situazioni».

A questo punto se il Tribunale aprirà il procedimento, la normativa prevede 30 giorni di tempo per la convocazione dell’adunanza dei creditori. E’ probabile, però, che i commissari chiederanno una proroga per riunire il caso della Energy Coal per la quale, lo scorso aprile, sempre il Gruppo Ascheri aveva presentato una richiesta di preconcordato.