Animali

Enpa: “Per le persone nei boschi il pericolo non saranno i cinghiali ma la caccia”

cinghiali

Finale Ligure. Non ce l’ha fatta a sopravvivere una bellissima garzetta, bianchissimo volatile che alcuni turisti hanno raccolto nel torrente Pora a Finale Ligure e consegnato alle cure dei volontari della Protezione Animali savonese; era ormai in agonia ed è morta poco dopo il recupero.

La garzetta, come del resto quasi tutti gli aironi, è un uccello molto legato all’acqua. Infatti frequenta prevalentemente ambienti acquitrinosi, sponde di fiumi, laghi e stagni. Le popolazioni italiane sono in parte migratrici e in parte stanziali. Quelle migratrici nidificano nella pianura padana e svernano in Africa oppure sono popolazioni nidificanti in Europa centrale che vengono a svernare nel nostro Paese. In Liguria non sono molto frequenti ed il ritrovamento di Finale è abbastanza raro.

L’ENPA coglie l’occasione per rispondere all’assessore cairese circa le sue preoccupazioni di attacchi di lupi e cinghiali alle persone che frequenteranno i boschi in cerca di funghi: “L’unico pericolo davvero grave che correranno – sostengono gli animalisti – sarà quando si aprirà la caccia al cinghiale, che qualcuno vorrebbe irresponsabilmente anticipare, con fucili con gittata di centinaia di metri che spareranno in zone boschive in cui la visibilità, per il fogliame, è di poche decine di metri. I lupi, ma anche i cinghiali, alla vista delle persone, se ne fuggiranno a ‘zampe levate’, senza neppure farsi vedere”.

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