Albisola Superiore. “Quello che mi aspetto dalla Savona che verrà è che si appropri del suo ruolo di capoluogo di questo comprensorio, in cui ha un po’ mancato in questi anni“. Parole e musica di Franco Orsi, sindaco di Albisola Superiore, spettatore “interessato” della contesa elettorale che la prossima primavera animerà la città della Torretta.
Una battaglia tra schieramenti (centrosinistra, centrodestra e M5S) che mai come questa volta si preannuncia incerta e aperta ad ogni conclusione. E che, con ogni probabilità, influenzerà anche la quotidianità dei comuni limitrofi: “La nostra è una città di 100.000 abitanti che comincia da qui e arriva fino a Vado Ligure – spiega il sindaco albisolese – A parte noi addetti ai lavori e qualche residente è difficile avere la percezione della fine dei confini amministrativi. La città è unica”.
E per questo, chiarisce Orsi, “anche rinunciando a un pezzetto della nostra autonomia, auspichiamo ci sia un governo della città forte, che sappia guidare anche le politiche di comprensorio sulle cose di interesse comune. Non si può pensare di non gestire come comprensorio i temi del traffico, della viabilità, dei parcheggi, le politiche scolastiche o ambientali o la promozione del territorio. Ecco, forse se in qualcosa si è un po’ mancato in questi anni (e ce n’è per tutti, sia per noi che per il governo della città di Savona) è l’assenza di questo ruolo-guida: un ruolo che io vedrei positivamente, e che spero emerga dalle urne elettorali, chiunque vinca, nonostante la confusione che c’è”.
Parole che suonano un po’ come una velata critica all’amministrazione Berruti, ma Orsi non si schiera con o contro il suo schieramento: “Io non faccio più ragionamenti di formule politiche – chiarisce – i partiti hanno qualità nella loro capacità di esprimere classe dirigente di qualità. Io spero che ci sia un buon sindaco e spero che abbia una maggioranza solida; poi vinca lo schieramento che decideranno gli elettori. La responsabilità delle forze politiche adesso è quella di cogliere la necessità di presentare dei sindaci credibili, perché poi chiunque vinca troverà tante grane, e ci sarà bisogno di determinazione, capacità, pazienza, e anche senso di collaborazione che qualche volte deve travalicare gli schieramenti”.