Nuova gestione

Diocesi Savona, incontro pubblico sul futuro della chiesa di Santa Rita

Savona Santa Rita

Savona. Venerdì prossimo 25 settembre, alle ore 21:00, nella sala attigua alla chiesa di N.S. della Consolazione e Santa Rita, si terrà un importante incontro pubblico sulla gestione dell’edificio religioso savonese.

Saranno presenti il vescovo Vittorio Lupi e il vicario generale don Antonio Ferri per la Diocesi di Savona-Noli, padre Vittorio Sartirana, procuratore legale per la Liguria degli Agostiniani, proprietari dell’edificio religioso, padre Gheorghiţa (Giorgio) Andronic parroco della Comunità ortodossa di Savona e Milly Venturino, Priore diocesano delle confraternite e consorella della Confraternita della Santissima Trinità.

L’incontro sarà moderato dal giornalista Marco Gervino, responsabile dell’Ufficio stampa diocesano, e avrà l’obiettivo di manifestare la perfetta collaborazione e unità di intenti fra tutte le realtà coinvolte in questa vicenda, ma soprattutto illustrare in maniera chiara e definitiva alla cittadinanza, alla comunità cristiana e ai media locali come e perché si è giunti a una soluzione che, proprio grazie all’impegno di tutti, potrà garantire un futuro alla chiesa dell’Oltreletimbro tutelando la devozione dei savonesi per Santa Rita.

La chiesa non appartiene alla Diocesi, ma è da sempre proprietà degli Agostiniani che la fondarono oltre 500 anni fa (vedi box storico). Nel 1995 l’Ordine religioso, a causa della riduzione del numero dei padri, decise, con la stipula di una convenzione ventennale, di affidare la chiesa alla Diocesi. Diocesi che poi affidò l’edificio sacro in comodato d’uso all’Arciconfraternita della Santissima Trinità, rimasta senza sede fin dal secondo dopoguerra e fino ad allora ospitata nell’oratorio del Cristo Risorto. Negli ultimi anni, poi, le “cappe rosse” iniziarono a dare ospitalità alla Comunità ortodossa in costante crescita nella nostra città. Un’occasione di accoglienza e amicizia fra fratelli in Cristo.

Scaduta la convenzione, ci si è trovati con una serie di problematiche sul tavolo. La Diocesi, come del resto nel 1995, conferma la propria impossibilità a gestire la chiesa da un punto di vista pastorale, ricordando anche che negli ultimi vent’anni il numero dei sacerdoti non è certo aumentato, anzi! Inoltre la struttura necessita di importanti interventi, in particolare al tetto, che purtroppo non sono nelle disponibilità economiche nè dei proprietari (gli Agostiniani), né della Diocesi, né dell’Arciconfraternita. Il forte rischio, a questo punto, è che la chiesa di santa Rita, così amata dai savonesi, possa rimanere chiusa chissà per quanto tempo. Sul banco, però, c’è un’ulteriore aspetto: la ricerca da parte della Comunità ortodossa di trovare una sede definitiva. Una necessità che ben presto si trasforma in opportunità.

La soluzione vede proprio il vescovo Lupi muoversi in prima persona e farsi tramite fra gli Agostiniani e gli Ortodossi per affidare la chiesa a questi ultimi che accolgono la proposta con entusiasmo. Ovviamente la Diocesi si fa anche portatrice di due richieste molto importanti: che siano sempre garantiti sia il culto cattolico nella cappella di santa Rita, aperta quotidianamente, sia la tradizionale festa di maggio, uno dei momenti più forti della devozione popolare cittadina. Ultimo tassello sarà la futura ricollocazione dell’Arciconfraternita della Santissima Trinità: la Diocesi ufficializzerà prossimamente la nuova “casa” dove le “cappe rosse” potranno proseguire la propria importante opera di preghiera, servizio liturgico e carità.

Ecco quindi come si è arrivati alla soluzione conclusiva che ha scongiurato un pericolo molto concreto. Di fronte alla triste, ma concreta, prospettiva che la chiesa di santa Rita chiudesse, forse per sempre, la Diocesi, grazie all’impegno e alla disponibilità di tutte le parti coinvolte, ha fatto in modo che continuasse a essere fruibile per tutti i savonesi, garantendole un futuro e al contempo trovando una sede consona per i “fratelli” ortodossi. Questi sono i fatti, al di là di tante, troppe parole.