Alassio. “Sono stati portati via i rifiuti di plastica dei bivacchi degli ambulanti abusivi e altre cianfrusaglie che erano depositate sotto il tratto di passeggiata Ciccione tra i Bagni ” Corner Beach” e i Bagni “La Scogliera”, ma si è dimenticato di far rimuovere le cose più pericolose, i tondini metallici e i rottami di ferro che sporgono pericolosamente dai piloni (vedi foto allegate) sotto il lungomare rivolti verso il mare dove c’è la famosa “battigia”, ovvero dove chiunque ha diritto di passare e camminare lungo il litorale con i piedi a bagno, senza però rischiare di infilarsi un tondino di ferro proprio in un piede o in qualche altra parte del corpo e guarda caso il destino ci ha fatto riprendere una famigliola composta da nonna, figlia o nuora e due nipotini uno in braccio alla madre fortunatamente e l’altro un po’ più grandicello che cammina libero e passa rasente i pericoli appena descritti. Ora la domanda viene spontanea: e noi in queste condizioni, vorremmo competere con Saint Tropez?”. Se lo chiede l’esponente di Forza Italia ad Alassio Fabio Lucchini, che non risparmia ancora critiche all’amministrazione Canepa.
“Chi pensa di poter ancora gestire i cittadini con roboanti quanto incongruenti comunicati in politichese tradotto in messaggi menzogneri, ha i giorni contati: i cittadini sono arcistufi di questa maniera di condurre il confronto politico e soprattutto la “res publica”, i cittadini vogliono un società gestita con piglio aziendale e capacità, basata su logiche di sostenibilità, risultati magari non sorprendenti, ma reali, veri, insomma una politica fatta di passi più corti ma sicuri, concreti ed economie di scala accettabili che non conducano la società, come purtroppo sempre più spesso accade, indietro come i gamberi, in un decadimento generale che, a volte, pare irreversibile”.
“Ma la cosa che più lascia perplessi è che questa mattina i Vigili Urbani di Alassio si sono premurati di accompagnare, a quanto mi consta, il responsabile della azienda che gestisce il Servizio di nettezza urbana cittadino, con un drappello di lavoratori per rimuovere questi pericolosi elementi metallici, ma il gruppetto di volonterosi si è scontrato non con i “marosi ” ma con il mare un pochino “lungo” come si dice qui, con l’acqua che lambiva appena la base dei piloni e che arrivava alla caviglia: quindi, con le scarpe di sicurezza tipo “polacchino” non era certo possibile intervenire in sicurezza e tutti sono ritornati sui propri passi e non s’è portato a compimento questo indispensabile quanto urgente intervento” aggiunge Lucchini.
“Ora ci chiediamo: nessuno sapeva prima di intervenire che lì il mare lambisce quasi sempre la costa e che quindi era praticamente indispensabile arrivare dotati di stivali a norma che arrivino sopra il polpaccio?”.
“Non posso credere che un’azienda che si occupa di raccolta rifiuti non abbia un minimo di tali dotazioni sempre a disposizione per affrontare particolari condizioni di lavoro, quindi che considerazioni possiamo fare, ma soprattutto possiamo seriamente pensare di saper affrontare i problemi che si presentano con raziocinio e buon senso, ma soprattutto approntando con mezzi appropriati, in tempi accettabili, senza inutili perdite di tempo, che non ci facciano sempre apparire come il paese dei ” maccheroni & pizza” , peraltro buoni…?” conclude.