Pietra Ligure. “L’acqua è potabile: la conferma avviene tramite le controanalisi effettuate in data 21 settembre 2015 da parte della S.C. Igiene degli Alimenti e della Nutrizione. Posso affermare ‘tutto bene quel che finisce bene’. Non rinnego nulla di quello da me dichiarato nei giorni scorsi perché ritengo che bisognava prendere in via precauzionale provvedimenti utili a tutelare i cittadini”. Così il forzista Matteo Canciani sul tema della presunta contaminazione batterica dell’acqua di Pietra Ligure.
Canciani nei giorni scorsi aveva attaccato il sindaco Dario Valeriani accusandolo di non aver avvertito la cittadinanza in modo adeguato: “Non avevamo la certezza assoluta che la possibile eccessività di carica batterica nell’acqua, constata tramite analisi, era limitata solo nel zona dell’ospedale e area immediatamente esterna, ricordando anche che nei gironi scorsi si erano presentati presunti problemi nelle falde acquifere di alcune località della Val Maremola. Personalmente avrei agito in maniera diversa non avendo certezza assoluta e, ripeto, un avviso alla cittadinanza l’avrei emanato. Non penso che il primo cittadino in questi giorni si sia dissetato con l’acqua comunale o se l’ha fatto”.
“In merito alle dichiarazioni del sindaco, apparse ieri, che avrebbe intenzione di avviare azioni legali nei confronti di coloro che avrebbero causato un procurato allarme non mi va neanche di commentare – conclude – Forse a caldo si dicono, anche se le parole andrebbero pesate, cose che non vogliono essere dette. Mi sarebbe dispiaciuto e mi dispiacerebbe intraprendere azioni legali contro il Comune, contro la mia cittadina, e far pagare e pagare io stesso, tramite le tasse in caso di più che probabile vittoria, le spese processuali e non solo. Una cosa vorrei sottolinearla al primo cittadino, senza nulla di personale: oltre che a dover amministrare bene il paese dovrebbe anche essere in grado di accettare le critiche, visto che sono costruttive e di buon senso, perché la politica è fatta così”.