Savona. Non solo il Priamar. Negli scorsi mesi infatti a Savona è stata scoperta una nuova fortezza. La straordinaria notizia è stata diffusa da “Savona Sottorrenea” che ha svelato anche tutti i retroscena sul ritrovamento.
“Una nuova fortezza è stata scoperta a Savona – esordisce Claudio Arena -. Sembra che dopo molto tempo di ricerche, sia stata scoperta una nuova importante fortificazione a Savona città. Il che, potrebbe pur sembrar strano che il tutto, sia passata inosservato per anni. Questo poiché stiamo parlando di un edificazione decisamente ampia, comprendente un perimetro approssimato di circa 15 mila metri quadrati. Unico dubbio è che la Sovrintendenza Archeologia Ligure possa esserne a conoscenza ma non abbia mai fatto studi in proposito. Ma rimango dubbioso, dato che sarebbe alquanto impensabile, che un sito archeologico di certa importanza non sia stato tutelato. Dunque rimanendo nella buona fede, andiamo a spiegare il tutto”.
“Già da molti anni ero a conoscenza da cartografie e alcuni accenni storici, della possibilità di un fortilizio in zona Loreto/Certosa. Infatti come alcuni amici sanno, ho approfondito diverse volte e fatto anche diversi sopralluoghi in zona. Pochi giorni fa, mi il Sig. Vigano Marco, docente a Addis Abeba University in materia di telerilevazione, nonchè scopritore di forti montani , facendomi presente che si era imbattuto casualmente in un’ importante scoperta, poi approfondita anche dall’ Etiopia dove vive. Mentre stava facendo un periodo di vacanza estiva a Savona, durante una passeggiata sulle alture di Loreto, ha scorto tracce di muri a secco che, dopo aver seguito con curiosità, lo hanno portato all’interno di un ampia proprietà privata” prosegue Arena.
“Chiesto ovviamente, il permesso al proprietario, ha potuto constatare che all’interno di questo appezzamento di terreno collinoso, vi sono importanti manufatti storici riconducibili per tipologia a una fortificazione militare; riscontrando e fotografato evidenti resti di muri a secco perimetrali, bastioni e altre edificazioni riconducibili senza ombra di dubbio a una tipologia di uso militare. Sopralluogo che ha effettuato in maniera occasionale e veloce. Con Marco Vigano – spiegano sulla pagina di Savona Sotterranea -, abbiamo pertanto deciso di unire le nostre conoscenze e avviare a una collaborazione, che dopo poco ci ha permesso di avere indizi molto utili su quanto trovato. Infatti da antiche cartografie d’epoca si è accertato dell’esistenza di quando rinvenuto”.
“In una cartografia del sec XVIII, ad opera del Capitano Vinzoni si indica un manufatto come ‘casone’ avente tracce di mura tratteggiate. Ulteriori accertamenti, da me effettuati in zona, confermano che ancor oggi e da sempre a memoria, quella parte collinare è stata chiamata come da indicazioni carta. Consultando una carta del 1708, eseguita dall’Ingeniere Benedetto Guerrini, si scopre un progetto di miglioramento difensivo per un costo di ben 6000 mila ducati d’Argento, dove appare per la prima volta il nome del Forte Annunziata. Questo ci porta ad un ulteriore ricerca a ritroso, dove scopriamo in un ulteriore ed unica cartografia non firmata, del 1625, il disegno di un forte precedentemente chiamato Loreto, (forte che cercavo precedentemente), ubicato appunto nella collina di via Vecchia Loreto” precisa Arena.
“É pertanto possibile presumere – concludono da Savona Sotterranea – che il Forte Annunziata fu edificato in questa zona strategica alle spalle della Fortezza Priamar, per rinforzarne le difese, e verso la fine del sec.XVII venne probabilmente demolito (fase di accertamento). E’ curioso sapere che tale fortificazione, pur essendo di una certa importanza, sia stato spesso trascurato dai cartografi, e difficilmente se ne trova traccia per sparire totalmente dalle carte redatte dal 1708 in poi. Segnalato in loco come solo ‘Casone’. Altri nostri accertamenti in corso, che non stiamo qui ora a divulgare, ci fanno pensare, che la collina era già in antichità terreno di precedenti fortilizi. In qualsiasi caso una scoperta a dir poco incredibile che merita ulteriori approfondimenti”.
Fotografie di Marco Vigano, ricerche cartografiche e posizionamento grafico Claudio Arena







