Altare. Non dovrebbe essere eseguita l’autopsia sul corpo di Raffaele “Lele” Romagnoli, lo sfortunato centauro di 52 anni che ieri sera ha perso tragicamente la vita sulla strada provinciale del Cadibona, all’altezza della “Churrascaria”. Salvo che dagli accertamenti dei carabinieri, che si sono occupati dei rilievi, non emerga qualcosa di anomalo, il pm Chiara Venturi non dovrebbe infatti disporre l’esame autoptico.
Questo perché fin da subito è stato chiaro che il motociclista fosse finito contro il muraglione ai lati della carreggiata “da solo”, senza che fosse coinvolto in alcun modo un altro mezzo. Una delle prime ipotesi avanzate dagli investigatori è che “Lele” Romagnoli, dipendente della ditta di trasporti “Autosped” di Vado, possa avere avuto un malore che gli ha fatto perdere il controllo della sua due ruote, una Ducati.
Il dramma è avvenuto ieri sera intorno alle 21,15 quando Romagnoli stava viaggiando verso Altare: la moto è finita come un proiettile contro il muro e purtroppo per il cinquantaduenne non c’è stato nulla da fare. Nonostante i tempestivi soccorsi da parte dell’ambulanza della Croce Bianca di Altare e dell’automedica, il centauro non si è più ripreso.
La notizia della morte di Raffaele Romagnoli, che era sposato e padre di una figlia, ha velocemente raggiunto Savona dove l’uomo viveva in via De Amicis, nel quartiere di Santa Rita, lasciando sgomenti quanti lo conoscevano. I funerali, in attesa che la salma torni a disposizione della famiglia, non sono ancora stati fissati.

