Spotorno. “Dopo l’ennesimo incendio, questa mattina faremo un summit con le forze dell’ordine e gli inquirenti per trovare una linea operativa che consenta di presidiare il territorio ed evitare nuovi focolai”. A lanciare la notizia è il Comune di Spotorno attraverso la propria pagina Facebook ufficiale, a poche ore di distanza dal rogo che ha rischiato di mandare in fumo, ancora una volta, le colline sopra la città.
Boschi martoriati in questi anni da tanti, troppi incendi, quasi sempre di origine dolosa: anche ieri ben tre i focolai che hanno dato origine al rogo, due divampati nei pressi della strada che collega località Moggie con la costa e uno sul versante nord-est della collina. Una contemporaneità che non lascia dubbi sulla volontarietà, e che fa sospettare un collegamento con lo stesso piromane (o piromani) che la settimana scorsa ha mandato in fumo un’ampia porzione di bosco tra Noli e Spotorno.
Al danno si aggiunge la beffa: l‘area andata a fuoco è la stessa che nel settembre del 2006 era stata interessata da un altro vasto incendio boschivo. Quella bruciata ieri, quindi, è la prima vegetazione ricresciuta a poco meno di dieci anni di distanza da quel primo evento.
Ferite su ferite, ed ora il Comune dice “basta”. Gli amministratori lanciano dunque un appello “a chiunque abbia visto qualcuno o qualcosa o abbia qualche elemento utile a scoprire i colpevoli degli incendi”: una vera e propria caccia al piromane, per porre fine una volta per tutte ad una storia fin troppo triste (nell’incendio di 10 anni fa c’era stata anche una vittima). “Rivolgetevi ai carabinieri o contattatemi in privato alla mail mattia.fiorini@gmail.com – scrive l’assessore all’ambiente di Spotorno – Grazie, abbiamo bisogno dell’aiuto e degli occhi di tutti”.
