Albenga. Non tarda ad arrivare la replica della maggioranza alle recenti affermazioni del consigliere di minoranza Eraldo Ciangherotti, il quale ha giudicato in stato di degrado la stazione ferroviaria e i giardini Paolo VI.
La capogruppo del Partito Democratico in Consiglio comunale, Emanuela Guerra, prende posizione: “Spiace constatare come alcuni consiglieri di minoranza preferiscano speculare e strumentalizzare alcune situazioni delicate per costruirci un’offensiva tutta politica, piuttosto che curare il bene della nostra città, dipingendo un quadro tendenzioso e oltre la realtà“.
“Dopo la figuraccia fatta in occasione del concerto organizzato lunedì dall’associazione le Rapalline in Jazz, concerto apprezzatissimo da tutti, meno che dal consigliere Ciangherotti, ecco come non si perda occasione per cercare di denigrare un lavoro di un’amministrazione che con le poche risorse che ha sta cercando di offrire una città dignitosa ai turisti che questi mesi stanno affollando le nostre città – sottolinea Guerra -. Tra l’altro attribuendo compiti di gestione che non competono all’amministrazione, come quella della sicurezza nella stazione ferroviaria, ma di cui la giunta tratta in sinergia con le forze pubbliche interessate”.
“Voglio tranquillizzare i consiglieri – afferma -: della questione ‘sicurezza’ ci stiamo già occupando. Ne approfitto quindi per chiedere ai consiglieri in questione un sollecito alla compagna di coalizione assessore Viale, a cui stiamo chiedendo da settimane un appuntamento proprio per presentare il nostro progetto”.
“Solo ad Albenga non si perde occasione per fare polemica tutti i giorni – ribadisce Guerra -. Soprattutto insinuando il dubbio nei cittadini prima sull’arrivo di profughi alla caserma Piave, ora paventando una possibile apertura di un campo rom, per il solo gusto di esasperare una situazione già complessa vissuta dalla cittadinanza”.
“Personalmente, da cattolica, rimango molto colpita dai toni neppure velatamente dispregiativi e razzisti usati da altri cattolici, quando si dice che Albenga è diventata ‘il dormitorio di barboni, zingari, africani, rumeni immigrati che trascorrono la notte nell’atrio della stazione, al mattino se non c’è trippa per gatti, organizzare rapine e rubare a destra e a manca’. Qui il messaggio dei vescovi pare non sia arrivato“, conclude Emanuela Guerra.
Nella foto: il sindaco Giorgio Cangiano ed Emanuela Guerra.