Nuove chance

Finisce l’estate, seconda casa “sfitta”? Ecco una soluzione: ospitare i profughi

Con una nota il 5 agosto la Prefettura ha proposto ai privati di affittare le proprie strutture alle associazioni che gestiscono l'accoglienza dei migranti

Genova,  i profughi arrivano nella struttura di Quarto

Provincia. L’estate si avvia al termine, e con essa la stagione del turismo balneare: sta per concludersi, quindi, l’ondata di “affittuari” che come ogni anno ha preso d’assalto le seconde case della nostra provincia. E quindi, come ogni anno, per i proprietari di quelle case si pone il problema di trovare, se possibile, un inquilino che le renda redditizie anche nei mesi invernali.

Un problema non sempre di facile soluzione: impossibile affittare a residenti (verrebbe meno la disponibilità della casa nei mesi estivi, nei quali il prezzo dell’affitto lievita), bisogna trovare qualcuno a cui la casa serva solo fino a maggio/giugno. Nelle grandi città ci sono gli universitari che rispondono perfettamente a questo requisito, ma nei piccoli centri balneari come fare?

Da quest’anno, però, c’è una possibilità in più: si può affittare il proprio appartamento a una delle associazioni che gestisce l’ospitalità dei profughi. Un’alternativa lanciata ufficialmente dalla Prefettura lo scorso 5 agosto, con un bando passato per la verità un po’ in sordina: data la carenza di strutture adatte ad ospitare i migranti ed il crescente numero di arrivi, è uscito infatti un bando per rendere disponibili le proprie abitazioni.

“Per far fronte al crescente flusso di richiedenti asilo politico e consentire un’equa distribuzione degli stessi su tutto il territorio provinciale in un’ottica di accoglienza diffusa – recita la nota del 5 agosto – la Prefettura rivolge un appello ai cittadini affinché gli stessi, qualora interessati, mettano a disposizione strutture (appartamenti, ex alberghi, capannoni abitabili ecc.) per l’accoglienza temporanea. Quanto sopra in uno spirito di fattiva collaborazione con i sindaci ed in conformità alle intese raggiunte nei giorni scorsi tra Prefettura ed i rappresentanti degli enti locali e dell’ANCL”.

“Si informa che le strutture in parola, messe a disposizione, verranno gestite da associazioni accreditate del terzo settore, con le quali i proprietari potranno stipulare specifici contratti di locazione – chiarisce la Prefettura – La gestione dei richiedenti asilo verrà demandata alle medesime associazioni, le quali tramite i propri operatori, prenderanno in carico i migranti in un percorso di inserimento sociale fino all’esito della procedura relativa alla richiesta di asilo”.

La disponibilità degli immobili potrà essere comunicata all’indirizzo ospitalitastranieri.pref_savona@interno.it; nella mail è necessario indicare le proprie generalità e il recapito telefonico, al fine di consentire alla Prefettura di contattare gli interessati.

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