La proposta

Andora, il Meetup: “Giusto vietare la balneazione, ora serve un depuratore”

meetup andora in movimento

Andora. L’ordinanza del sindaco Mauro Demichelis che vieta la balneazione in un’area attrezzata della spiaggia comunale, a seguito delle analisi effettuate dalla Arpal sulle acque del mare per la sicurezza dei cittadini, sta facendo discutere nella cittadina andorese. Sul tema è intervenuto anche il Meetup Andora in Movimento, che ha emesso un comunicato stampa per ripercorrere alcune tappe della vicenda.

“Il nostro gruppo nel novembre 2013 fece un esposto alla corte dei conti per danno erariale – ricordano – in quanto nella bolletta dell’acqua veniva fatta pagare (e si paga tutt’ora) una quota per il depuratore che in realtà è solo una prima fase di impianto di grigliatura, chiedendo quindi la restituzione delle somme versate dai cittadini che ammontano circa a cinque milioni di euro e di cui non si sa più nulla”.

“Con una delibera del 4 ottobre 2011 – proseguono – il Comune dichiara che tali somme sono dovute in quanto per loro gli impianti di grigliatura ubicati alla centrale di Villa Fontana costituiscono indubbiamente una forma di depurazione sia pure primaria. Ricordiamo che nel 2011 Andora riceveva ancora le valutazioni per la bandiera blu”.

L’11 agosto 2015 Aspal effettua, come accade periodicamente, l’analisi delle acque del mare nei 5 punti detti “transetti”, in quanto in quella settimana “si sentivano cattivi odori e si notavano sostanze che galleggiavano sulla superficie del mare, in base alle numerose testimonianze di turisti che si trovavano sulla spiaggia”.

Gli esami più recenti, effettuati 3 giorni fa, sono risultati positivi “a causa – spiegano dal MoVimento – di una rottura di un collettore all’altezza di Via Roma che ha scaricato in acqua. Gli esiti normalmente vengono dati entro le 48 ore ma vista la situazione sono stati dati in 24 ore, da qui la decisione del sindaco con una delibera di vietare la balneazione, nell’area sopra citata, che noi appoggiamo in pieno anche per la tempestività per la sicurezza dei cittadini e turisti”.

“A tal proposito – scrivono i membri del Meetup – vorremmo sottolineare quanto sia soprattutto fondamentale fare una adeguata prevenzione. La nostra proposta al sindaco e all’assessore per l’ambiente è quella inserita nel nostro programma per Andora e la Valle del Merula (visto che anche l’entroterra paga la tariffazione depuratore in bolletta) durante le elezioni amministrative 2014, articolata in tre punti”. Primo: “Fare uno studio di fattibilità di depuratore consortile Val Merula con rivalutazione del tursimo e trasparenza sugli importi già accantonati e di interessi maturati, in base all’impossibilità attuale di collegamento al depuratore di Imperia che presenta problematiche legate ai miasmi e i costi di gestione (notizie di cui il nostro gruppo è a conoscenza visti i numerosi incontri con i tecnici del settore di Imperia)”.

Secondo: “Fare un’analisi chimica dell’acqua potabile con cadenza mensile obbligatoria e pubblicizzata anche della falda e inoltre analisi pubbliche delle acque del mare esposte nella bacheca già esistente all’ingresso del Parco delle Farfalle, come avveniva già in anni passati”. E, in ultimo, “Separazione delle acque bianche, grigie e nere e manutenzione delle condotte e soprattutto trasparenza per i cittadini”.

“Si auspica che il Comune appoggi e sostenga uno dei punti chiave del nostro programma – concludono i ‘grillini’ – e cioè che un paese che vive di turismo deve prevenire e gestire e soprattutto avere un suo depuratore”.