Interrogazione

Anche ai liguri in difficoltà i 39 euro per i profughi: dibattito in Consiglio regionale

Matteo Rosso

Liguria. Matteo Rosso (Fdi-An) con un’interrogazione ha chiesto alla giunta se sia sua intenzione garantire ai cittadini liguri che vivono sotto la soglia di povertà, i 39 euro al giorno che vengono investiti per mantenere ciascun profugo presente  sul territorio ligure.

Rosso ha sottolineato che negli ultimi cinque anni le famiglie sotto la soglia di povertà in Liguria sono aumentate del 47 per cento e sono sempre più lunghe le code alla Caritas e alla Comunità di Sant’Egidio per ricevere un pasto o un sacco di viveri. Ha infine rimarcato che l’impegno mostrato i diverse occasioni per accogliere gli immigrati, non si nota nei confronti dei cittadini liguri in difficoltà. “Non dico di togliere questi fondi a chi li riceve  – ha concluso Rosso – ma reclamo pari dignità per tutti i cittadini che si trovino in situazioni di disagio”.

Per la giunta ha risposto l’assessore alla sanità Sonia Viale: “Non si può che essere d’accordo con quanto chiesto dal consigliere Rosso rispetto al fatto che avendo da un lato un fondo illimitato per l’accoglienza nel nostro Paese, per quanto riguarda i sedicenti profughi sul fatto che forse dovrebbe esserci la pari difesa dei diritti nel nostro Paese perché non possiamo continuare a dire che alcuni diritti costituzionalmente garantiti siano condizionati ed altri non hanno limiti perché le risorse sono infinite”.

L’assessore ha quindi che il presidente della Regione Toti si attiverà presso la Conferenza Stato-Regioni per denunciare i tagli in sanità e al tavolo dedicato all’immigrazione “rappresentando il grido di dolore dei cittadini e dei loro territori che vedono una disparità di trattamento. Chi ha diritto ad avere assistenza, accoglienza nel nostro Paese deve avere garantito il servizio sanitario, deve avere garantito il vitto, l’alloggio e il rispetto dei diritti fondamentali, ma solo se ha diritto a stare nel nostro Paese”.

Viale ha concluso con una nota polemica: “Si sta creando una nuova economia perché questi soldi destinati all’accoglienza non vanno ai richiedenti asilo sedicenti, vanno a tutto un sistema che si sta creando nell’ambito dell’accoglienza: dipendenti dei centri, mediatori culturali, insegnanti di lingua, operatori sociali, chi si occupa del servizio mensa o delle pulizie. L’accoglienza, se fatta bene, crea lavoro, ma se è un’emergenza, sarà destinata a cessare quanto prima, ma certamente non con questo Governo perché la sta alimentando l’emergenza visto che non sta facendo nulla per bloccare gli sbarchi”.

Rosso si è dichiarato soddisfatto della risposta.