Due facce

Savona, l’area canina di S.Rita diventa un caso. I residenti protestano, l’assessore: “Inspiegabile”

Da una parte una raccolta firme contro lo spostamento, dall'altra l'assessore: "Non capisco, l'area nuova è migliore della precedente"

cane area canina

Savona. Una raccolta firme, attualmente più di 100, per scongiurare lo spostamento dell’area canina di Santa Rita nella zona di via Frugoni, un’area ritenuta inadeguata e pericolosa. E l’assessore che assiste incredulo, non riuscendo a spiegarsi come sia possibile contestare un’area nuova, moderna e attrezzata meglio della precedente.

Succede a Savona, in una vicenda dalle due facce i cui contorni cambiano drasticamente a seconda della prospettiva scelta. Da una parte alcuni residenti, che hanno inviato le firme al sindaco Berruti, all’Ufficio Ambiente, al servizio veterinario, all’Enpa e all’Ufficio Igiene, per denunciare una scelta ritenuta sbagliata. “Attualmente il quartiere è dotato di una delle aree verdi migliore della città per i nostri amici a quattro zampe, uno dei pochi vanti rimasti a questo quartiere – scrivono – La zona di via Frugoni invece risulta essere un’area della città lasciata ad incuria ed abbandono per anni, e di conseguenza possibile destinataria del deposito di qualsivoglia materiale o scarto potenzialmente dannoso”.

“Risulta inoltre essere presente un rivo d’acqua non bonificato – fanno notare – che può essere fonte di parassiti dannosi, non soltanto per gli esseri umani, ma soprattutto per gli animali che rischiano malattie come filaria e leishmaniosi“. Nonostante le 100 e passa firme, però, il loro appello sembra essere caduto nel vuoto: “Mi chiedo se sia normale che più di cento cittadini contattino enti e chi di dovere, e nessuno gli risponda – lamenta una residente – Inoltre le date ‘dell’inaugurazione’ della nuova oasi si susseguono ufficiosamente, ma nessuno si preoccupa di informare gli utenti della data in questione, ne tanto meno di dare una motivazione ufficiale per cui una delle aree canine migliori della città viene spostata in un area di dimensioni notevolmente ridotte rispetto quella attuale, strutturata male, e su un terreno abbandonato da anni”.

Una visione che l’assessore ai Lavori Pubblici, Franco Lirosi, respinge completamente in ogni suo punto: quella nuova area, spiega, non solo non è più piccola, ma sarà una vera e propria area modello. “Le dimensioni sono praticamente identiche, ed è fatta con metodi moderni: a differenza della precedente è divisa in due da una rete permettendo di tenere separati i cani grossi da quelli piccoli. Il tutto con una spesa non indifferente da parte del Comune, perché questa divisione ha richiesto ad esempio la creazione di due fontanelle anziché una solo”.

Le ragioni dello spostamento, fa sapere Lirosi, sono da ricercare proprio nelle lamentele dei residenti: “Gli abitanti dei civici 10 e 12 protestavano vibratamente, ormai da molti mesi, sia contro i cani che contro i padroni. Mi chiamavano alle 23, a mezzanotte per farmi sentire al telefono le urla e il chiasso causato, a loro dire, dagli utenti dell’area canina. Per questo abbiamo scelto l’area di via Frugoni: dista solo 50 metri da quella attuale ma non dà noia a nessuno perché lì intorno ci sono uffici e non appartamenti. E l’inaugurazione è stata posticipata soltanto perché manca ancora un tubo, che va collegato, altrimenti sarebbe già aperta da almeno una settimana”.

Insomma tutto si aspettava, Lirosi, tranne che la scelta di spostare l’area ed il modo in cui quella nuova è stata realizzata potessero causare polemiche. “Non esiste alcun motivo di protestare – accusa l’assessore – l’area è grande come la precedente, vicinissima e più moderna. Sono certo che i destinatari delle firme raccolte, Enpa e servizio veterinario, sono contenti del cambio. Davvero non capisco di cosa si lamentino i firmatari – conclude – a meno che non siano persone che non vogliono bene ai cani…“.