Cisano sul Neva. Assoluzione con formula piena, perché il fatto non sussiste. E’ quanto stabilito questa mattina dalla Corte di Appello di Genova nel processo per abusi edilizi a Cisano sul Neva, per una costruzione che era finita sotto sequestro in quanto ritenuta non a norma con i permessi. In primo grado erano stati condannati Tommaso Cervetto, proprietario dei terreni, Danilo Vignola, direttore dei lavori e in qualità di tecnico responsabile per il Comune di Cisano sul Neva Tommaso Schivo.
In Appello il ribaltamento della sentenza, con i tre imputati assolti dalla Corte genovese dopo un lungo iter processuale. Tommaso Cervetto è stato difeso dagli avvocati Gerbi e Giacchero, mentre Vignola e Schivo dall’avvocato Giorgio Cangiano, che ha preso il posto nella difesa del compianto avvocato Nazzareno Siccardi.
Al centro del procedimento penale un progetto di ristrutturazione urbanistica di alcuni immobili in località Benessea, ma la realizzazione definitiva era stata considerata come una costruzione ex novo e per questo non in regola con i permessi, con la conseguente accusa di abuso edilizio. Dopo il processo di primo grado ora la sentenza di assoluzione.
Soddisfazione da parte dei legali dei tre imputati, in particolare Cangiano sottolinea: “E’ stata dimostrata la verità dei fatti e che il progetto aveva i permessi necessari trattandosi di ristrutturazione. Una vittoria anche del collega Siccardi che aveva seguito le fasi del processo”.