Annunciato

Incendio tra Borgio e Gorra, i Verdi: “Anni che segnaliamo la pericolosità del ripetitore” fotogallery video

"Sono anni che segnaliamo il pericolo costituito da quel ripetitore"

Borgio Verezzi. “Quello di Borgio Verezzi era un incendio annunciato. Sono anni che segnaliamo il pericolo costituito da quel ripetitore”. Così il portavoce dei Verdi del ponente savonese Gabriello Castellazzi a proposito dell’incendio divampato nella tarda mattinata di ieri tra Gorra e Verezzi.

Secondo quanto accertato, l’incendio ha avuto origine dal posizionamento di una nuova antenna tv, trasportata ieri mattina da un elicottero e alimentata a gasolio: probabilmente durante le operazioni di installazione qualcosa è andato storto, generando le fiamme che si sono propagate all’area circostante, dalla collina di Verezzi fino alla frazione finalese di Gorra.

Per i Verdi, si trattava di un “incendio annunciato”. “L’articolo 174 del Trattato Istitutivo dell’Unione Europea – ricorda Castellazzi – obbliga ad

adottare provvedimenti al fine di prevenire taluni rischi potenziali per la sanità pubblica, per la sicurezza e per l’ambiente, facendo prevalere le esigenze connesse alla protezione di tali interessi sugli interessi economici.

Sembra che i gestori dei ripetitori abbiano poteri illimitati sulla collocazione e la gestione di tali impianti spesso collocati su aree paesaggisticamente delicate e in situazione di rischio: quanto successo ieri a Verezzi ne è la dimostrazione”.

“Hanno compiuto un vero miracolo i volontari dell’antincendio boschivo, il corpo forestale dello Stato e tutto l’apparato che si è messo in moto per impedire la distruzione dell’incomparabile manto di vegetazione mediterranea della Caprazoppa: a tutti loro rivolgiamo un grosso grazie. Sono stati limitati i danni, fermate le fiamme che potevano raggiungere gli abitati e incendiare l’intero promontorio. Si sono bloccati i fuochi a poche decine di metri dal prezioso sito che ospita il villaggio dell’età del bronzo (area archeologica di elevato interesse culturale)”.

Tutto questo, però, si poteva forse evitare: “E’ veramente triste dover constatare come, nonostante numerose segnalazioni dei Verdi finalesi e le proteste dei cittadini di Verezzi, sia stata concessa l’attivazione di questa antenna-ripetitore funzionante con un motore a scoppio, collegato ad un deposito di carburante. Impianto tollerato in barba a precise norme che vietano (come ogni anno, anche quest’anno) il funzionamento di tali meccanismi vicino a zone boscate nel periodo di massima allerta incendi. Avviso pubblico diramato e ampiamente diffuso, attraverso tutti i mezzi di comunicazione, nelle settimane scorse”.

“Era nota a tutti, fin dal 2010, la presenza illegale di un generatore di corrente elettrica collegato ad un motore a scoppio, funzionante 24 ore su 24, con relativa cisterna di combustibile altamente infiammabile, tutto a pochi metri dal bosco, per far funzionare il ripetitore. Le autorità preposte (primo tra tutti il corpo forestale dello Stato) conoscono benissimo il problema e spiegheranno la dinamica esatta di quanto accaduto,indicando i provvedimenti conseguenti. La situazione anomala delle antenne a Verezzi deve essere assolutamente risolta”.

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