Borghetto Santo Spirito. “Siamo ostaggi di una burocrazia assurda, dell’immobilità di una società e di Enti che ci impediscono il completamento di un’opera pubblica importante e necessaria e soprattutto utile”.
Il sindaco di Borghetto Giovanni Gandolfo sintetizza così le ragioni per le quali non sono ancora conclusi i lavori per la realizzazione della nuova rotatoria all’incrocio tra viale Raffaello e via Michelangelo. Il progetto, atteso da anni, avrebbe permesso di mettere in sicurezza i flussi di traffico provenienti da monte (Toirano e casello autostradale) e da mare in un incrocio piuttosto critico. Il progetto prevedeva anche la realizzazione di nuovi marciapiedi.
“Concluso l’iter per l’appalto – spiega il primo cittadino borghettino – il 18 ottobre 2013 hanno preso il via i lavori. Con tale opera pubblica, interamente finanziata dal Comune ma completamente gestita dall’amministrazione provinciale proprietaria della strada, s’intendeva dare una totale sistemazione di un tratto di via Michelangelo ad alta intensità di traffico con un frequentatissimo incrocio privo di banchine per il transito dei pedoni”.
Ma poi l’inatteso: “Nel corso del 2014 la ditta appaltatrice ha interrotto i lavori, lasciando il cantiere e l’opera incompleta. Solo successivamente, a seguito dell’interessamento continuo di questa amministrazione comunale, è stato appurato che la stessa impresa stava fallendo (ed è effettivamente fallita). La Provincia è stata sollecitata più volte ad intervenire. Nei mesi scorsi, poi, l’appalto è stato affidato ad un’altra impresa di costruzioni stradali”.
Ma si è presentato un altro intoppo: “La ripresa dei lavori da parte della nuova ditta è stata fin da subito caratterizzata da un’attività di cantiere assai ridotta. Alle rimostranze del Comune circa i ritardi di esecuzione è stato risposto che c’era la necessità di rimuovere alcuni manufatti (pali e cabine stradali di derivazione dell’energia elettrica) da parte dell’Enel. La quale lamentava il mancato pagamento, da parte della Provincia, degli importi previsti per l’esecuzione di tali interventi”.
Da ciò deriva il blocco dei lavori: “Siamo ostaggi di questa assurda burocrazia e dell’immobilità di tale società e di Enti che impediscono il completamento di un’importante e necessaria opera pubblica, soprattutto utile nei periodi di maggior afflusso turistico, al fine di garantire un corretto traffico veicolare e salvaguardare l’incolumità dei pedoni. Non è possibile che vi siano società che erogano servizi che possano ostacolare, con il loro immobilismo, il completamento dei lavori e non ‘patiscono’ nessuna pressione per espletare nelle tempistiche e nei modi stabiliti, quelle attività a cui sono preposte”.
Le difficoltà non riguardano solo i lavori: “Sempre la stessa azienda ha interrotto l’erogazione di energia per numerose ore, nel pieno della stagione estiva, a buona parte della città senza alcun preavviso e senza nessuna comunicazione preventiva (quando i lavori saranno stati chiaramente programmati da tempo) al Comune e lasciando attività commerciali e alberghiere senza energia elettrica”.
“Il sindaco ed il Comune, che costituiscono ormai l’unico punto di riferimento dei cittadini, e delle attività produttive non vengono neppure informati mentre sono costantemente chiamati in causa, impotenti di agire e di operare per la mancanza di risorse o per il comportamento di enti ed organi sovra-ordinati sordi ed insensibili. A tutto ciò poi bisogna aggiungere l’assurda burocrazia che stiamo cercando di combattere”.