Ceriale. Sedici dei trenta profughi attesi in queste ore nella nostra provincia sono arrivati ieri sera a Ceriale. Provenienti dalla Sicilia, sono stati alloggiati presso la struttura Santa Maria Belfiore a Peagna, di proprietà della Diocesi albenganese. Si tratta di migranti provenienti soprattutto da Pakistan e Ghana.
Complessivamente quelli ospitati nelle strutture della Diocesi sono una cinquantina.
Un arrivo che fa discutere nel comune rivierasco, per diverse ragioni. In primis quella turistica: il numero dei profughi è certamente ridotto, ma in molti credevano comunque che i comuni della costa fossero “al riparo” dall’arrivo di migranti, finora destinati per la maggior parte in Valbormida proprio in considerazione del periodo estivo.
In città serpeggia il malcontento anche per la sistemazione scelta: i profughi infatti sono alloggiati in uno dei posti più belli di Ceriale, con vista panoramica, alloggi grandi e ben accessoriati, con tanto di parco all’interno. E qualche residente non gradisce che ai migranti venga fornito gratuitamente anche il vitto: come spesso accade di questi tempi, i sentimenti di accoglienza vengono a cadere quando la presenza dei profughi ci interessa troppo “da vicino”.
Genera polemiche infine anche il fatto che per i controlli venga impiegata la Polizia Municipale: l’organico è ormai ridotto in seguito al pensionamento di alcuni agenti e all’infortunio di altri, ed inoltre quest’anno la Municipale è priva degli stagionali a causa del decreto governativo che blocca le assunzioni. Gli agenti quindi si trovano a dover affrontare un surplus di lavoro proprio nel periodo dell’anno in cui già si verificano i “picchi” lavorativi con l’arrivo dei turisti.