In tribunale

Tentata estorsione ad un cuoco: via la processo per Fotia, Barbino e Criaco

Il processo riprenderà il prossimo 2 luglio: i giudici hanno concesso a Fotia l'attenuazione delle misura cautelare

tribunale Savona aula

Savona. E’ iniziato questa mattina davanti al Collegio del tribunale il processo che vede a giudizio Francesco Fotia, Giuseppe Criaco e Igor Barbino, che sono accusati di tentata estorsione ad un cuoco savonese.

In aula i difensori degli imputati, gli avvocato Pino Mammoliti e Daniela Giaccardi, hanno presentato due eccezioni di rito: una per difetto di giurisdizione (visto che uno dei due episodi contestati si sarebbe svolto a Montecarlo) e la seconda sull’inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche. La prima è stata rigettata, mentre l’altra (in attesa di ascoltare l’ufficiale di polizia giudiziaria che le ha effettuate) è stata accolta solo in parte.

Il processo riprenderà quindi il prossimo 2 luglio per l’audizione dei primi testimoni. Sempre questa mattina a Fotia è stata concessa un’attenuazione della misura cautelare: non sarà più agli arresti domiciliari, ma dovrà rispettare l’obbligo di dimora in provincia di Savona. Resta invece in carcere Igor Barbino che era stato arrestato insieme a Fotia il 19 marzo scorso: per lui nel frattempo è intervenuta la revoca dell’affidamento in prova che gli era stata concessa per una precedente condanna e quindi non ha potuto beneficiare di un alleggerimento della misura custodirle.

Il loro arresto aveva preso le mosse dalla denuncia presentata a fine dicembre da un cuoco savonese E.D., che ai poliziotti aveva raccontato di aver subito minacce per convincerlo a versare una somma di cinquantamila euro.

L’ipotesi dell’accusa è che Fotia, con la collaborazione di Barbino, e del nipote Giuseppe Criaco (che era stato denunciato a piede libero e colpito da un divieto di avvicinamento alla presunta vittima) abbia chiesto al cuoco la restituzione dei soldi incassati dall’assicurazione in seguito ad un incidente avvenuto nel luglio del 2013. Quel giorno E.D. e Barbino stavano provando la moto d’acqua di proprietà della famiglia Fotia, un’onda li aveva travolti e il cuoco aveva riportato gravi fratture vertebrali per le quali era stato costretto a restare a riposo per qualche mese. Per l’incidente aveva poi ricevuto un risarcimento di 50 mila euro dall’assicurazione.

Proprio di questi soldi avrebbe chiesto successivamente conto Francesco Fotia. Da qui un viaggio (insieme al nipote Giuseppe Criaco) a Montecarlo, dove nel frattempo il cuoco aveva trovato lavoro, nel corso del quale la parte lesa sarebbe stata invitata a consegnare i soldi del risarcimento o comunque una parte (come ha spiegato Fotia al giudice) perché la moto era rimasta danneggiata in seguito all’incidente ed era stata riparata. I modi però, secondo la denuncia del cuoco e quanto ricostruito dalla polizia, sarebbero stati minacciosi (a Fotia viene anche contestato di aver mimato il gesto di avere una pistola), intimidatori. Ma non sarebbe finita lì. Il 30 dicembre successivo il cuoco aveva un appuntamento a Savona da un notaio, dove avrebbe dovuto cedere le quote del locale aperto da Barbino in via Untoria, e lì avrebbe trovato ad aspettarlo Francesco Fotia, avvertito, secondo la ricostruzione della polizia, dallo stesso Igor Barbino. Ecco perché la polizia contesta all’animatore della movida un coinvolgimento nel tentativo di estorsione.

Una ricostruzione contestata da Barbino che avrebbe spiegato che i soldi chiesti erano una minima parte del risarcimento, ovvero quelli relativi alla riparazione della moto (circa 7000 euro da dividere tra il cuoco e lo stesso Barbino).

leggi anche
Carcere di Savona
Istanze rigettate
Arresto per tentata estorsione, Fotia e Barbino restano in carcere
Carcere di Savona
Interrogatorio fiume
Arresto per tentata estorsione, Fotia e Barbino si difendono davanti al gip
Savona - tribunale
I retroscena
I retroscena che hanno portato all’arresto di Francesco Fotia e Igor Barbino
Polizia
A savona
Due arresti per tentata estorsione: in manette Francesco Fotia e Igor Barbino
Palazzo di Giustizia (Tribunale) di Savona
Istanza accolta
Tentata estorsione ad un cuoco: scarcerato Francesco Fotia