Savona. Non solo i 16 sindaci dei comuni costieri che hanno organizzato la protesta, a dar manforte anche molti amministratori dei comuni dell’entroterra savonese, tutti preoccupati dai pesanti tagli del governo per gli enti locali, con il rischio di rendere quasi impossibile ogni azione amministrativa, senza le adeguate risorse.
“Potremmo fare un sacco di opere pubbliche e aiutare le persone disagiate con interventi sul sociale, senza contare i lavori per la manutenzione del territorio. Con questa situazione siamo davvero alla canna del gas…” ha detto il sindaco di Alassio Enzo Canepa, colpito pesantemente dal taglio del fondo di solidarietà per 9,2 mln di euro.
Non se la passa meglio il Comune di Andora, 6,8 mln in meno: “Piangiamo miseria nonostante siamo un comune virtuoso. Non è possibile che Renzi faccia pesare sui comuni le tasse che non vuole aumentare” dice il sindaco Mauro Demichelis.
“Non avremmo problemi di risorse se ce li facessero spendere: se gli avanzi di amministrazione te li portano via aumentando il fondo di solidarietà questa è una doppia tassazione a carico dei cittadini e dei comuni turistici, altro che federalismo fiscale…” sottolinea il sindaco di Varazze Alessandro Bozzano.
“Amministrare è diventato sempre più complicato e difficile. Oggi il nostro è un grido di allarme che deve trovare adeguate risposte da parte del governo: senza risorse non si possono garantire anche servizi minimi per i cittadini. Serve un cambio di rotta altrimenti sarà impossibile andare avanti” evidenzia il primo cittadino di Albenga Giorgio Cangiano.
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