Regionali 2015

Regionali, Pastorino risponde alla Paita: “Io come Bertinotti? Sciocchezza, il Pd faccia autocritica” fotogallery video

Rete a sinistra

Liguria. “Il Pd ligure ha sbagliato tutto: dopo l’elezione alla segreteria regionale di Giovanni Lunardon e la candidatura di Paita si sono creati due percorsi paralleli che non si parlavano. C’e’ stato anche lo scontro con Sergio Cofferati per le primarie… e’ successo un disastro. Il Pd si merita il risultato che ha ottenuto”. Lo ha detto il candidato di Rete a Sinistra, l’ex Pd Luca Pastorino, invitando Paita e Renzi a fare una riflessione “profonda su quello che e’ stato, sull’evoluzione di questa candidatura prima e dopo le primarie.

La realta’ dei fatti e’ che le persone si sono trovate di fronte a un Pd che voleva fare un’alleanza con la destra per prendere voti e invece non ha sfondato a destra e ha perso voti a sinistra. Anche se non fossi uscito dal Pd, Paita avrebbe perso comunque, noi abbiamo portato a votare quasi 60.000 persone molte delle quali, non sarebbero andate a sicuramente votare. Potevamo fare un pochino meglio”.

E a chi lo accusa di essere ‘il Bertinotti 2.0′ che toglie voti alla sinistra e fa vincere la destra, Pastorino replica così: “E’ una sciocchezza, quando uno dice queste cose e non vede che la gente non va più a votare, che la Lega sale e che il M5S in Liguria diventa il primo partito, secondo me ha perso di vista il senso delle cose”.

Per Pastorino “un altro dato determinante del voto e’ l’astensionismo e la crescita di Lega e M5s, frutto del malessere diffuso”.

Pastorino pensa al futuro e all’ipotesi che da questo voto possa nascere una nuova formazione a sinistra. “Ho sempre detto che un nostro buon risultato avrebbe fatto riflettere molti sulla prospettiva di creare qualcosa di nuovo. Lo ribadisco, anche alla luce del pessimo risultato del Pd”.

Ultima battuta: se in Liguria si fosse andati al ballottaggio, avrebbe votato per Toti o per la Paita? “Avrei lasciato libertà di coscienza ai nostri e io avrei fatto scheda bianca” conclude Pastorino.

Stefano Quaranta di Sel aggiunge: “La signora Paita continua nella sua campagna elettorale alla ricerca del voto utile senza rendersi conto che i cittadini hanno già votato. Se ne faccia una ragione per non essere patetica. Il Pd del 41 per cento alle europee e della vocazione maggioritaria ora invoca il complotto. Non si capisce perché chi come noi è all’opposizione di Renzi in parlamento e giudica fallimentari gli anni di governo Paita/Burlando avrebbe dovuto appoggiarla e men che meno si capisce perché i nostri voti la signora Paita li consideri suoi”.

“Dalla candidata Pd – aggiunge il parlamentare di Sel – nessuna autocritica sugli anni della devastazione ambientale e morale della Liguria, ma accuse a Pastorino, alla stampa, al comune di Genova. La verità è che il Pd si era illuso di conquistare il voto moderato mentre ha solo perso gran parte di quello di sinistra”.

“Rete a sinistra esprime grande soddisfazione per un voto a Luca Pastorino che in pochi mesi e con la sola forza del volontariato dei militanti ci ha portato al 10 per cento – conclude Quaranta – Faccia l’abitudine il Pd di Renzi a veder crescere alla sua sinistra una forza popolare e di governo autonoma che su scuola, lavoro, ambiente difenderà i valori costituzionali”.

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