Liguria. Delusa e amareggiata per la pesante sconfitta elettorale: Raffaella Paita, nell’attesa conferenza stampa post voto elezioni regionali, conferma le dichiarazioni rilasciate a caldo e attacca ancora a sinistra. Tante, secondo la candidata presidente del Pd, le ragioni di una “sconfitta pesante e significativa”, ma la principale rimane quell’”azione cinica e spregiudicata” che si è concretizzata in una spaccatura nei democratici.
“La rottura a sinistra – spiega – ha determinato un indebolimento della coalizione, se avessimo avuto con noi Pastorino, che ha fatto un risultato modestissimo, avremmo vinto. Ci sarà senz’altro una parte di responsabilità da addebitare ad ognuno di noi e a me stessa, ma l’elemento determinante è stato questo. Una operazione organizzata ad arte per far perdere il Pd e il cui unico respiro nazionale è stato quello di aver rianimato Berlusconi“.
“Credo che il popolo del centro sinistra ricorderà Pastorino come Bertinotti…” aggiunge Paita.
Colpa anche di alcune questioni di politica locale, in primis il mercatino di via Turati “che andava gestito in maniera diversa”, così come le primarie dello scorso gennaio, definite “un vulnus”.
Alla fine è una Raffaella Paita commossa, dispiaciuta, ma non rassegnata. “Ho dato tutta me stessa, nonostante sia stata vittima di tiri incrociati, da ogni parte. Ma non mi abbandono allo sconforto. Ho telefonato a Toti per augurargli buon lavoro. Lui ha però una maggioranza molto risicata, che non potrà assicurare la governabilità, voglio chiarire: non c’è alcuna possibilità di fargli da stampella, noi siamo già al lavoro sulle singole questioni per accelerare i tempi e tornare al voto al più presto”.